Lo hanno deciso i ministri degli Esteri europei la mobilitazione parziale ordinata da Vladimir Putin e la minaccia di usare le armi nucleari.
Reazione immediata da parte di Bruxelles davanti all’escalation del conflitto in Ucraina decisa dal Cremlino.
Vladimir Putin annuncia la mobilitazione di 300 mila riservisti da mandare sul fronte ucraino. E da parte dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea arriva la condanna dell’escalation del conflitto in Ucraina da parte di Mosca. E hanno deciso di comune accordo di preparare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ad annunciarlo è stato il numero uno della diplomazia di Bruxelles, Josep Borrell. Le nuove sanzioni, ha spiegato Borrell, colpiranno altri settori dell’economia russa, tra i quali quello tecnologico.
Nella riunione d’emergenza a New York, i ministri degli Esteri Ue hanno ribadito poi l’impegno a fornire armi all’Ucraina finché sarà necessario. Un proposito messo nero su bianco in una dichiarazione votata all’unanimità.
Le decisioni dei ministri degli Esteri Ue
La riunione dei ministri degli Esteri europei è stata convocata a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dopo che il leader del Cremlino ha annunciato la mobilitazione parziale di 300 mila riservisti minacciando inoltre di impiegare tutto il suo arsenale, inclusi gli armamenti atomici. “È chiaro che Putin sta cercando di distruggere l’Ucraina, sta cercando di distruggere l’intero Paese con diversi mezzi”, ha spiegato Borrell in una conferenza stampa alla fine della riunione.
A giudizio del diplomatico spagnolo, così facendo il Cremlino cerca di indebolire il supporto a Kiev da parte dei suoi alleati. Le mosse di Mosca minacciano la pace e la sicurezza internazionale “su una scala senza precedenti” ha detto Borrell. “Ma questo non spezzerà la nostra unità nel sostenere l’Ucraina o il nostro ampio sostegno alla capacità dell’Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e sovranità per tutto il tempo necessario”, ha spiegato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Ue.
Quanto alle nuove sanzioni contro Mosca, Borrell ha spiegato che, data la natura informale della riunione, gli accordi hanno avuto valore politico. Per concretizzare le decisioni prese andranno poi intrapresi dei passi formali. Nella dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno inoltre condannato i progetti di organizzare referendum nelle zone occupate dai russi in Ucraina, con lo scopo di annetterle alla Russia. E hanno messo in chiaro che non riconosceranno mai i risultati di questi referendum.
“L’Ue è ferma nel suo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e chiede alla Russia di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e i suoi equipaggiamenti militari dall’intero territorio ucraino all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti“, si legge nel documento.