Centralità della Comunità europea, fisco leggero per i giovani neoassunti, politica energetica europea, legalizzazione della cannabis, Ius scholae e abolizione della Bossi/Fini. Ecco le proposte di +Europa per il 25 settembre.
La lista guidata dall’ex-ministra Emma Bonino punta sui giovani e propone uno slogan indicativo: “Una Generazione Avanti” scrive +Europa sui suoi manifesti elettorali, sostenendo un programma che punta sul rinnovo generazionale e sul primato dell’Unione Europea. Considerata la terza forza della coalizione di Centrosinistra dopo Pd e Verdi/Sinistra Italiana, dovrà superare il difficile scoglio del 3%. Vediamo quali sono le proposte della lista per le elezioni politiche.
Tema centrale della proposta di +Europa, il programma prevede una allargamento dei diritti civili con proposte che partono dall’abolizione della contestata legge Bossi/Fini che regola l’ingresso dei migranti in Italia. Sì alla possibilità per i giovani stranieri presenti nel nostro territorio nazionale di accedere alla cittadinanza tramite lo Ius scholae, sì alla legalizzazione della cannabis per uso personale e all’eutanasia. Il diritto all’aborto deve essere tutelato e garantito tramite la presenza minima in tutti i presidi ospedalieri di medici non obiettori di coscienza e si chiedono leggi che regolino il lavoro sessuale.
La spesa nella scuola deve essere aumentato almeno l’1% del Pil nei cinque anni e l’obbligo scolastico deve essere esteso fino alla maggiore età. Per i giovani fino ai 35 anni deve esserci una decontribuzione delle tasse.
Per +Europa bisogna riformare il Reddito di Cittadinanza e introdurre il salario mimino mobile, ma è l’Unione europea il fulcro degli interventi. Il partito chiede l’elezione diretta del presidente della Commissione europea, un maggiore potere di iniziativa legislativa del Parlamento europeo e un sistema di difesa e sicurezza comune europea.
+Europa chiede un piano di sviluppo energetico che sia comune con l’Ue e il tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo. Inoltre prevede la costruzione dei rigassificatori e dell’impianto di termovalorizzazione a Roma.
Sulle questioni fiscali il partito di Bonino prevede: riduzione graduale in 5 anni dell’acconto annuale Iva, no tax area per tutti i lavoratori fino ai 10.000 euro e riduzione di Irpef, Irap e Ires. Il piano di sviluppo per l’economia va in una direzione liberale con nessun vincoli degli orari di apertura e chiusura dei negozi e liberalizzazione dei saldi, riduzione delle aziende partecipate con ricorso a gare pubbliche per garantire i servizi e la liberalizzazione del mercato ferroviario regionale
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