Debacle Inter contro l’Udinese, adesso la situazione è gravissima e l’episodio ha seminato sgomento e incredulità tra le fila nerazzurre. Ecco cosa è successo dopo la scelta di Inzaghi.
Per quest’ultimo non è stato fin qui un campionato felicissimo, come evidenziato dalle diverse difficoltà incontrate fino a questo momento. Basti pensare alle già numerose sconfitte fin qui rimediate, troppe se commisurate al valore e al nome di una rosa già rea di aver sciupato la vittoria del tricolore lo scorso anno principalmente per demeriti propri, ben sfruttati poi da un più che meritevole e nobile Milan. Anche alla luce della campagna acquisti condotta e, soprattutto, del ritorno di Romelu Lukaku all’ombra del Duomo, però, in questa stagione il must meneghino doveva essere quello di provare a lottare con veemenza per scucire il tricolore dal petto dei cugini.
La strada è ancora lunga e non manca di certo il tempo, così come non mancano le qualità ad Inzaghi e ai suoi uomini per provare ad archiviare questa primissima parentesi stagionale. Servirà però una svolta immediata che permetta di archiviare velocemente le reiterate delusioni e, soprattutto, di provare a recuperare il terreno fin qui perduto. Intanto, dopo la sconfitta con l’Udinese, la panchina dell’Inter ha iniziato a ‘traballare’.
A poche ore dal doppio big match della domenica, Lautaro Martinez e colleghi erano infatti attesi dalla sfida contro l’Udinese, rappresentante di certo un banco di prova non semplicissimo ma certamente da affrontare con l’obbligo di portare a casa i tre punti, al fine di mangiucchiare lunghezze sulle squadre coinvolte nei nobili impegni dell’ultima domenica prima della sosta. Ciò non è però accaduto e, poco dopo il gol di Barella, gli uomini di Sottil si sono distinti per una reazione importantissima che ha condotto la gara sul 3 a 1.
Al netto dei tanti episodi verificatisi nel corso dei due tempi, ci sono due episodi, squisitamente legati tra loro, che hanno restituito ulteriore consapevolezza circa le difficoltà attualmente vissute dal tecnico ex Lazio e dalla squadra tutta. Già prima del termine dei quarantacinque minuti iniziali, Inzaghi ha infatti effettuato una doppia sostituzione, facendo uscire lo spento Mkhitaryan e Bastoni, distintosi per una prestazione scadente quanto distratta nelle retrovie.
La reazione del difensore è stata immediata quanto lapalissiana, simile a quella di Lautaro Martinez in Inter-Roma due anni fa, quando sulla panchina sedeva Antonio Conte. Il talentuoso ‘braccetto’ ha infatti iniziato a inveire, palesando grande nervosismo e scalciando più volte il sediolino posto davanti a sé. Una sorta di concretizzazione di una panchina che più di tante altre volte, questa volta rischia davvero di traballare. Non solo per i calci di Bastoni (consolato e calmato dal saggio RobinGosens) ma soprattutto, in modo figurato, a causa delle ormai infittitesi polemiche cadute sul tecnico nerazzurro.
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