Migliaia di macchine in fila per entrare nel paese protetto dalla Nato. I cittadini russi sono spaventati dalla chiamata dalle armi di Putin e chi può decide di abbandonare la Russia.
L’annuncio di Vladimir Putin di una mobilitazione militare nazionale che richiami al servizio dell’esercito circa 300mila cittadini che potrebbero essere coinvolti nella guerra sul territorio dell’Ucraina, ha messo in serio allarme i russi. Molti di coloro che avevano possibilità diplomatiche ed economiche hanno scelto di lasciare il Paese e moltissimi voli in partenza da Mosca sono stati registrati nelle ultime ore pieni di passeggeri.
Ma non solo, coloro che erano in possesso di un visto Shengen hanno scelto di mettersi in auto e raggiungere la frontiera più sicura e vicina, la meta è la Finlandia il quale ha ancora la frontiera aperta con la Russia, come dimostrato dalla coda di macchine in quella zona: un serpente di metallo che finora ha raggiunto la dimensione di 35 chilometri e continua a crescere. Diversi video diffusi in rete da alcuni utenti rendono visibile la fuga dei russi dalla nazione.
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LE PAROLE DI PUTIN
Nel discorso in cui Putin annunciava la decisione di richiamare molti russi alle armi, il presidente se l’è presa con l’Occidente affermando che il suo obbiettivo è quello di “indebolire, dividere e distruggere la Russia. Nella sua aggressiva politica anti-russa, l’Occidente ha superato ogni limite” ha aggiunto Putin. Per questo motivo il Paese utilizzerà “tutti i mezzi a nostra disposizione“. E poi afferma “Non sto bluffando“. Il pericolo è che possa decidere di spostare le sorti della guerra dall’Ucraina verso altri confini, la grande paura è che possa scegliere di utilizzare armi nucleari.
PROTESTE A MOSCA
La situazione è molto tesa anche nella Capitale, dove la polizia ha finora fermato 70 persone durante alcune manifestazioni di protesta contro la decisione del Cremlino. Ma le proteste sono diffuse in tutta la Russia, anche nelle zone all’estremo est.