L’ex Sampdoria Gianluca Vialli diventa ancora protagonista non solo in campo: ecco cosa è successo all’ex campione.
Gianluca Vialli, capodelegazione dello staff di Roberto Mancini della Nazionale italiana, si prepara alla settimana che vedrà gli azzurri affrontare prima l’Inghilterra e poi l’Ungheria, match validi per il girone di Nations League. L’Italia è terza in classifica, alle spalle di Ungheria prima a sette punti e Germania a meno uno.
Vialli, nell’aula magna del centro Tecnico Figc di Coverciano, è stato protagonista di un riconoscimento consegnato direttamente da Michele Corti, presidente Stelle nello Sport, direttore dell’Annuario Ussi e Gianfranco Coppola, Presidente Ussi. Nel 2020 la Giuria ha esaminato e votato le storie di Gianluca Vialli, Monica Contrafatto, Gianmarco Tamberi, Vanessa Ferrari, Gregorio Paltrinieri e Viviana Bottaro.
Il Premio Internazionale “Un Cuore da Leone”, istituito da Stelle nello Sport e Ussi con il patrocinio di Aips, Coni e Cip per ricordare la figura di Gian Luigi Corti, giornalista sportivo e dirigente, stella d’oro al merito sportivo. Gian Luigi Corti è stato per 25 anni consigliere nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e fondatore dell’Annuario Ussi. È stato per 16 anni dirigente nazionale della Federazione Italiana Pallavolo, poi per 15 anni dirigente dell’Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo del Coni.
Campione in campo, fuoriclasse nella vita
Un riconoscimento che, spiega Filippo Grassia presidente della giuria, ispirato dalle caratteristiche che hanno contraddistinto Gian Luigi Corti: “Passione, impegno, generosità e voglia di non mollare mai, insieme a quei sogni che ne hanno sempre permeato gli orizzonti nello sport come nella vita. Queste caratteristiche ispirano la nascita del Premio “Un Cuore da Leone”, per consegnare un particolare riconoscimento a chi non si arrende di fronte alle salite e che intravede sempre la possibilità di vincere una nuova sfida“.
La giuria è composta da giornalisti, dirigenti, tecnici e sportivi tra cui: Giovanni Malagò, Valentina Vezzali, Gianni Merlo, Luca Pancalli, Gianfranco Coppola. Hanno deciso di premiare l’ex fuoriclasse di Sampdoria e Juventus per il suo essere campione e fuoriclasse nella vita. L’ex calciatore, oggi team manager della Nazionale, lotta da quattro anni contro il tumore al pancreas. Il fuoriclasse, in una intervista di qualche mese fa, aveva spiegato che non ha paura di morire, non sa quando si spegnerà la luce e che cosa ci sarà dall’altra parte, ma in un certo senso è anche eccitato dal poterlo scoprire. La sua malattia lo costringe a vivere giorno per giorno, godendosi a pieno ciò che ogni attimo gli regala. Ad oggi non si hanno aggiornamenti sullo stadio della sua malattia, ma l’augurio ovviamente è che possa risolversi con una piena salute del grande campione.
Coppola ha così motivato la scelta della giuria di assegnare a Vialli il premio: “Vialli è esempio di coraggio, dignità e forza d’animo. Stimolo per tutti a dare quel qualcosa in più che consente di affrontare le sfide della vita. Dopo i tanti successi da calciatore e allenatore, maestro nel suo paese e nella patria dei Maestri, come amano autodefinirsi gli inglesi, certamente progenitori del football, si è fatto apprezzare anche nelle vesti di opinionista lucido, garbato e nello stesso tempo mai sdolcinato. Oggi nel ruolo di Capodelegazione della Nazionale conferma la sua straordinaria leadership fatta di cura dello spogliatoio, confermandosi grande esempio di coraggio, generosità, passione”