Cambiamento climatico e maltempo, ecco quali sono sono 14 le aree più colpite in Italia. Il rapporto di Legambiente mostra dove si ripetono con maggiore intensità e frequenza gli eventi estremi.
Sono sempre più sotto gli occhi di tutti, gli effetti del cambiamento climatico. Con l’estate 2022 che è stata la più calda in Europa degli ultimi 20 anni, non sembrano promettere bene nemmeno le previsioni per questo autunno. Da da settembre fino a novembre correremo il serio rischio di assistere a eventi estremi – similmente a quanto già accaduto con la tragica alluvione che ha travolto le Marche.
Nel frattempo, il rapporto dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente, pubblicato ad inizio anno, ha individuato quelle che sono le aree italiane più colpite dagli impatti climatici. Si tratta per lo più di grandi aree urbane e di territori costieri.
Secondo quanto spiegato dal rapporto (che tiene conto dell’ultimo decennio), in Italia stanno già aumentando gli eventi estremi e i comuni colpiti: dal 2010 al 1° novembre 2021, infatti, sono stati registrati 1.118 eventi meteorologici estremi – ovvero il +17,2% rispetto alla scorsa edizione del rapporto. Dalle analisi dell’Osservatorio, è stato inoltre possibile individuare le 14 aree del Paese più colpite dagli impatti climatici: da Roma alla costa est siciliana, da Genova alla costa meridionale sarda, da Bari a Milano, Ancona, Napoli, Palermo.
Ma non solo intere città: oltre a Roma, Bari, Milano, Genova e Palermo, si contano anche i territori colpiti ripetutamente da eventi estremi e sempre negli stessi luoghi. È il caso ad esempio di aree come la costa romagnola e a nord delle Marche, dove sono stati registrati ben 42 casi nel periodo 2010-2021; ma anche della Sicilia orientale e della costa agrigentina, colpite rispettivamente da 38 e 37 eventi estremi. Basti pensare che a Siracusa l’11 agosto 2021 è stato toccato il record europeo di valori massimi, pari a 48,8 °C. Numeri ben al di sopra della media stagionale. E ancora, si ricordano le alluvioni nel catanese e nel siracusano, dove in 48 ore si è registrata una quantità di pioggia pari ad un terzo di quella annuale; senza contare anche la devastazione provocata dal medicane Apollo.
Nemmeno Napoli è immune ai preoccupanti effetti del cambiamento climatico. Nell’intera area metropolitana, infatti, si sono verificati 31 eventi estremi negli ultimi dieci anni. Ma non mancano all’appello nemmeno Ponente ligure e la provincia di Cuneo, con 28 casi registrati in totale; il Salento, con 18 eventi estremi dei quali 12 provocati da trombe d’aria; la costa settentrionale della Toscana, colpita da 17 eventi; il nord della Sardegna, raggiunta da 12 casi registrati; e ancora il sud della Sardegna, raggiunta da 9 casi estremi.
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