Alluvione Marche, non ci sono tracce della 56enne Brunella Chiù

Brunella Chiù, 56 anni, e Mattia Luconi, 8 anni, sono dispersi dal 15 settembre, serata tragica in cui l’alluvione nelle Marche ha portato via la vita di 11 persone. 

Brunella Chiù, 56 anni, è una delle persone disperse dopo l’alluvione che ha colpito comuni della provincia di Ancona, e che ha portato via la vita di 11 persone. Tra i dispersi, si cerca anche il piccolo Mattia, 8 anni.

Alluvione Marche-meteoweek.com

«Voglio credere che Brunella sia ancora viva, lo spero con tutta me stessa. Dobbiamo fare tante cose insieme e desidero che almeno per una volta possa accettare il mio invito a prendersi una serata libera, per andare a ballare insieme». Queste sono le parole di Dorothée Benane, che 30 anni fa è giunta a Barbara (Ancona) dove ha cresciuto la sua famiglia. Tra le prime persone con cui ha fatto amicizia c’è proprio Brunella, la 56enne che dal 15 settembre è dispersa.

Nella tragedia è morta la figlia di Brunella, Noemi Bartolucci, 17 anni. L’altro figlio di Brunella, Simone, 23 anni, è invece vivo per miracolo e lo hanno salvato perché era riuscito ad aggrapparsi a un albero. Di Brunella, invece, come del piccolo Mattia, nessuna traccia.

Chi la conosce bene racconta di lei che è «una donna speciale». I soccorritori stanno cercando Brunella in un’area più ampia rispetto a quella in cui si cerca Mattia, 8 anni. Questo perché il punto in cui la bomba d’acqua l’ha portata via era diverso e questo vale pure per la dinamica del travolgimento.

Non c’è traccia neppure della sua auto. La figlia Noemi, invece,  è stata ritrovata senza vita in un campo arato a un centinaio di metri dal fiume. Intanto proseguono le ricerche per trovare Brunella, con tutti i mezzi possibile per cercare lei e il bambino disperso. «L’altra sera, domenica, c’è stata una prima funzione religiosa in ricordo delle vittime e c’erano tutti gli amici di Noemi, tra cui i miei figli, in una chiesa gremita. I ragazzi erano distrutti, piangevano a dirotto ed erano inconsolabili. Abbiamo rivolto preghiere per chi non c’è più e per chi invece deve ancora ritornare a casa, come la mia amica Brunella», spiega Dorothée a Il Resto del Carlino.

Dorothée assicura che a prescinderà da come si concluderà questa vicenda, non dimenticherà mai Brunella, che è stata tra i primi ad accoglierla in paese 30 anni fa.

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