Il bambino, 8 anni, era in macchina con sua madre quando li ha colpiti l’alluvione, e purtroppo un’onda ha strappato il figlio alla mamma. Ora il piccolo Mattia è disperso
Due giorni fa, un tremendo alluvione ha colpito le Marche, provocando 10 morti e 3 dispersi. Tra questi dispersi c’è anche il piccolo Mattia, 8 anni. La nonna, Marisa, ha ricordato la sera in cui il nipote era stato da lei a cena, in attesa che la madre Silvia, farmacista a Barbara (Ancona), finisse di lavorare per poi andare a prendere il figlio dai nonni.
La nonna gli aveva cucinato del «petto di pollo». Prima di andar via con la mamma, il bambino «era tornato indietro per darmi un bacino», rammenta nonna Marisa. Ed è stata l’ultima volta che lo ha visto. Silvia Mereu, madre di Mattia, aveva fatto uno scambio di turno con la collega Laura Patrignani, che ora, in lacrime, commenta:«Silvia diceva sempre: Mattia è la mia luce. Ora come farà ad andare avanti?».
Mattia, figlio unico, è ancora tra le persone disperse dalla furia dell’alluvione, e il padre Tiziano e il nonno Vladimiro, si trovano a Contrada Coste per seguire lo svolgimento delle ricerche tra il fango che ha sommerso ogni cosa. Quando Silvia ha chiuso la farmacia erano le 19:30 circa, si è messa in macchina ed è andata a casa dei genitori del marito Tiziano Luconi, padre di Mattia, che come lavoro fa l’assistente sociale.
Si sono scambiati un saluto e poi diretti verso San Lorenzo del Campo, dove il mattino seguente il figlio sarebbe rientrato a scuola. Tuttavia, prima di andarsene, è sceso dall’auto e ha dato un bacino alla nonna. Mentre mamma e figlio tornavano a casa, dopo la curva di Ripalta, direzione Arcevia, una bomba d’acqua li ha sorpresi.
Chi è sopravvissuto a quel violento alluvione ha raccontato di “uno tsunami” in Contrada Coste. Un’onda di acqua mista a fango alta 5 metri. Di fronte a un’onda del genere, la farmacista deve aver supposto che era meglio allontanarsi dall’auto per non farsi sommergere, così ha preso il figlio in braccio ma la forza della corrente glielo ha strappato dalle braccia.
Lui è finito giù, lei si è aggrappata a una pianta dove è rimasta finché non sono sopraggiunti i soccorritori, in ipotermia. Le ricerche del bambino proseguono e di altri dispersi proseguono. «Speriamo che lo trovino», chiosa nonna Marisa.