Il pacco con la torta per la figlia, che ha viaggiato da Viareggio a Milano, è arrivato ma con la torta mangiata a metà da qualcuno. È mistero
Una donna aveva preparato una torta per il compleanno della figlia, e l’ha spedita. Quando però la figlia ha aperto il pacco, l’ha trovata mangiata per metà. È quanto accaduto tra Viareggio e Milano.
La ragazza compiva gli anni il 25 agosto, e aveva chiesto a sua madre, che fa la pasticciera per professione, di spedirle una torta a Milano, da Viareggio. La donna prepara dunque la torta curandola in ogni particolare, e poi si reca alle Poste per effettuare la spedizione. Il dolce viene imballato e spedito in Lombardia.
Il pacco arriva a destinazione, la figlia lo apre e scopre l’amara verità: qualcuno ha mangiato metà Sacher, la torta che aveva chiesto a sua madre per il compleanno, e le ha fregato anche una candelina.
È quanto successo alla titolare della pasticceria Mary Sweet di Viareggio (Lucca), Mariella Barsotti. Intervistata da Repubblica, ha raccontato:«Mia figlia compie gli anni il 25 agosto e mi ha chiesto di spedirle un dolce a Milano, dove vive. Voleva fare una festicciola con più di una decina di amici e amiche, addirittura gente che viene dalla Scozia. Voleva la Sacher, uno dei suoi dolci preferiti, e io l’ho preparata come piace a lei, con il pistacchio sopra».
A quel punto, Barsotti si è recata alle Poste e ha spedito il pacco:«Oltre alla confezione del dolce ce n’era un’altra sigillata, gialla, di Poste. In più avevo scritto ‘dolce’ sopra, come mi hanno detto all’ufficio postale. Non ho badato a spese per questa spedizione. Sono stata avvertita che il pacco poteva arrivare leggermente ammaccato, ma non avrei mai immaginato quel che è successo dopo».
Quattro giorni dopo, la figlia scopre che la torta era stata mangiata da qualcuno che oltre ad essersi preso metà dolce, ha pure sporcato l’imballaggio con il cioccolato.
A quel punto, la pasticciera, appreso quanto occorso da sua figlia, si è recata nell’ufficio del direttore di Poste:«Pure lui è rimasto colpito. Mi ha consigliato di fare reclamo online che è più veloce, mentre anche lui apriva una pratica. Pochi giorni dopo, sono tornata alle Poste e ho fatto pure un reclamo scritto. Solo due giorni fa, Poste mi ha contattato per dirmi che avevano accolto la nostra richiesta».
La donna conclude dicendo di non volere rimborsi, ma che «chi ha sbagliato paghi, voglio che una roba del genere non succeda più, è una cosa inverosimile».