Il sindaco di Melito, in provincia di Napoli, usa il pugno duro con chi non fa a regola d’arte la raccolta differenziata.
Il Comune minaccia la perdita del reddito di cittadinanza a chi verrà sorpreso a buttare via i rifiuti fuori dagli orari previsti.
Vuoi ancora il reddito di cittadinanza? Devi fare bene la raccolta differenziata. È questo il senso di un manifesto affisso dall’amministrazione comunale di Melito di Napoli, guidata dal primo cittadino Luciano Mottola, 38 anni, sostenuto in primis da Fratelli d’Italia (partito assai critico col reddito di cittadinanza, che la leader Giorgia Meloni ha più volte detto di voler abolire).
Il manifesto comunale non lascia spazio a equivoci fin dal titolo: “Decadenza reddito di cittadinanza per chi conferisce rifiuti in giorni orari diversi dal calendario di ritiro”. “Si fa presente a tutti i percettori di RdC – si legge nel manifesto – che ai sensi del decreto legge n.4 del 28/01/2019 chi dovesse essere sorpreso a sversare rifiuti in strada o in inosservanza del vigente calendario di conferimento, oltre ad essere sanzionato ai sensi di legge, sarà segnalato all’Inps per la decadenza del reddito di cittadinanza”.
L’“avvertimento” del Comune dunque è chiaro: chi verrà sorpreso a gettare i rifiuti al di fuori del calendario previsto perderà il reddito di cittadinanza. L’amministrazione comunale minaccia, in caso di inosservanza delle regole, di avviare le procedure per la decadenza del beneficio.
Alzata di scudi dei Cinque stelle
Il manifesto ha fatto subito rumore a Melito, paese dell’hinterland partenopeo dove i percettori del sussidio sono ben 8 mila su un totale di 38 mila abitanti.
Ma l’iniziativa non è piaciuta ai Cinque stelle che su Facebook ricordano che il reddito di cittadinanza è stato istituito con una legge dello Stato. E la normativa non prevede questo genere di sanzione. Così il M5s chiede che il sindaco – che guida una amministrazione di centrodestra – faccia marcia indietro. I pentastellati chiedono il ritiro del provvedimento e le scuse del primo cittadino.
Pronta la replica dell’interessato, che non appare disposto a fare dietrofront e tanto meno a scusarsi. “Scusarmi? E di cosa. Non comprendo la polemica”, risponde Mottola, determinato ad andare avanti, alle critiche del Movimento. “Nel momento in cui accerteremo l’infrazione manderemo il tutto agli organi competenti che decideranno”.
“Lo scandalo per me è un altro – rincara la dose il sindaco di Melito –. È quello delle amministrazioni, diverse da quelle targate Pd-M5s, che non utilizzano i percettori del reddito per opere di pubblica utilità”.