Sciopero: si fermano i treni fermi, disagi per i pendolari

Disagi per i viaggiatori per lo sciopero di otto ore proclamato dai sindacati per la giornata di oggi.

Chieste più tutele per l’incolumità del personale che opera a bordo treno, sempre più oggetto di aggressioni e violenze.

 Un’altra giornata difficile per i pendolari dopo il venerdì di passione del 9 settembre. Oggi, 16 settembre, sono previsti altri disagi per lo sciopero di otto ore degli autoferrotranvieri. Lo hanno indetto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti e Orsa autoferro tpl.

I lavoratori del personale viaggiante si fermeranno dunque dalle 9.30 alle 17.30. Gli scioperanti vogliono protestare contro la mancanza di sicurezza nel trasporto pubblico, con aggressioni sempre più numeroso contro autisti e personale di bordo (come i controllori).

Ogni anno dobbiamo fare i conti con episodi sempre più frequenti di aggressione sia fisica sia verbale, da parte di individui senza scrupoli che usano il personale dipendente come valvola di sfogo”. È quanto spiegano Luigi Melis e Marco Cadau, della segreteria di Orsa Trasporti Autoferro tpl Sardegna “Non è possibile che si debba sempre supplicare il prefetto affinché vengano aumentati i controlli delle forze dell’ordine che, per mille motivi, risultano insufficienti”.

I protocolli non applicati

I sindacalisti lamentano la mancata applicazione dei protocolli nazionali sulla sicurezza firmate lo scorso primo aprile. Tra questi una serie di misure come campagne di comunicazione e sensibilizzazione; monitoraggi sulla sicurezza e la qualità del trasporto locale; l’estensione del Daspo a chi usa violenza contro il personale i dispositivi tecnologici per migliorarle a bordo e nelle stazioni; estensione del cosiddetto Daspo urbano ai responsabili delle violenze contro i personale viaggiante; cabine protette per i conducenti dei mezzi; un numero nazionale d’emergenza per personale e passeggeri. E infine anche dei percorsi di reinserimento lavorativo per chi ha subito una violenza di particolare gravità.

I sindacati chiedono al governo e alle aziende di intervenire “per contrastare gli atti teppistici che giornalmente avvengono a danno del personale sui mezzi di trasporto pubblico”.

Disagi e ritardi in Lombardia

Disagi anche in Lombardia, con cancellazioni e variazioni su alcune linee di Trenord. In particolare potrebbero essere interessati dall’agitazione i treni delle linee della rete di Ferrovienord. Si tratta dei collegamenti regionali e suburbani per Milano Bovisa e Milano Cadorna – da e per Saronno (S3), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno, Mariano Comense (S2) – e la Brescia-Iseo-Edolo. Coinvolti nell’agitazione anche i servizi aeroportuali Malpensa Express su Milano Cadorna e Milano Centrale e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona.

Sono stati predisposti autobus sostitutivi per l’Aeroporto di Malpensa, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto T1 (da via Paleocapa, 1) e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto T1. Possibili variazioni anche sulle linee “miste” che passano su entrambe le reti, Ferrovienord e RFI, vale a dire i collegamenti S1 Saronno-Milano Passante-Lodi, S4 Camnago-Milano Cadorna, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S13 Milano Bovisa-Pavia. Sulle linee su rete Ferrovienord garantiti fino a fine corsa i treni partiti dalla stazione di origine entro le ore 9, a prescindere dall’orario di arrivo alla destinazione finale. Sulle linee “miste”, i treni che hanno origine su rete RFI arriveranno a destinazione se parttitientro le ore 9 dalle stazioni di incrocio – Milano Bovisa e Seregno.

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