La Camera chiude: fine del mandato, riaprirà dopo la fine delle elezioni

Ieri si è concluso il mandato dei deputati, la Camera si riunirà nuovamente dopo le elezioni con i nuovi eletti. Iniziati i lavori di ristrutturazione di Montecitorio, saluta il presidente Fico che non sarà ricandidato. 

La Camera dei Deputati della XVIII legislatura ha concluso i suoi lavori ieri. Giovedì 15 settembre alle ore 15:00 si è tenuta l’ultima seduta, la convocazione adesso è prevista per i nuovi eletti dopo le elezioni del 25 settembre che daranno il via alla XIX legislatura della Repubblica italiana.

L’ultimo atto è stata la l’approvazione del decreto Aiuti bis voluto dal governo, decreto che ora passa al Senato per l’ultima votazione dopo la cancellazione della mozione che prevedeva lo stop al tetto degli stipendi dei manager pubblici voluto da Forza Italia. Un modifica molto discussa che ha creato critiche e alimentato una polemica tra i partiti con accuse reciproche, tipiche della campagna elettorale.

Da oggi si inizieranno i lavori per la ristrutturazione di palazzo Montecitorio, che prevedono tra l’altro l’installazione dei nuovi tabelloni per visualizzare gli esiti delle votazioni. Lavori resi necessari anche per la modifica costituzionale, promossa dal M5S, che vedrà ridursi il numero dei deputati da 630 a 400

I SALUTI DEL PRESIDENTE

Il presidente del Senato in carica Roberto Fico, che non sarà ricandidato a causa della regola dei due mandati per gli eletti del Movimento 5 Stelle, ha chiuso i lavori con un discorso: “Siamo all’ultima seduta che facciamo tutti insieme e per questo vorrei ringraziarvi per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni, anche nei momenti difficili naturalmente volevo ringraziare i presidenti dei gruppi e gli uffici della Camera che hanno lavorato in modo incessante al nostro fianco. L’ultimo saluto vorrei rivolgerlo agli italiani e alle italiane che in questi anni difficili sono stati vicini alle istituzioni e noi a loro, in modo degno”.

In una intervista rilasciata al Tg3 ha così commentato la sua esperienza: “Oggi è l’ultimo giorno in cui presiederò l’Aula. Nel 2018 il primo giorno di Aula da Presidente arrivai in autobus, oggi me ne andrò a piedi“. E sugli ex-amici Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista afferma “il tempo passa, le persone fanno le loro scelte, fanno azioni e in questo caso fatto scelte che non condivido. Io sono rimasto fermo al mio posto nel Movimento: ho lottato e continuo a lottare per il Movimento per cui prevedo un futuro molto florido. Certo le comunità cambiano, ognuno cresce e matura. Oggi lavoriamo con chi c’è: lavoreremo con candidature di livello alto ed un programma politico progressista molto forte“.

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