Delitto Casale Cremasco, Gottardelli:«Ho ucciso Fausto perché mi ha rubato 400 mila euro, vedeva la mia cameriera»

Domenico Gottardelli, 78 anni, idraulico in pensione, ha risposto alle domande del gip dopo il delitto dell’imprenditore 61enne Fausto Gozzini. Gottardelli, infatti è accusato del delitto del 61enne

Dopo essersi inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, Domenica Gottardelli, 78 anni, idraulico di Covo (Bergamo) accusato dell’omicidio di Fausto Gozzini, 61 anni, imprenditore, nell’azienda di quest’ultimo a Casale Cremasco (Cremona), ha raccontato la propria versione al gip Elisa Mombelli.

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Nello specifico, Gottardelli, che è assistito dal legale Santo Maugeri, ha detto che lui e Gozzini erano molto amici, «andavamo spesso a cena e a fare i viaggi insieme. Fausto frequentava la mia cameriera, l’unica, insieme a me, ad avere le chiavi di casa mia. Fausto aveva la disponibilità della mia casa. In garage avevo 400 mila euro».

Denaro che aveva ottenuto in modo lecito, da compravendite immobiliari. Ma quei risparmi, da qualche anno, erano scomparsi. «Ho chiesto alla cameriera se i soldi li avessero presi loro due. Lei ha negato». Nel corso degli anni, Domenico non ha mai parlato di questo con Fausto. Poi ha aggiunto:«Ho fatto due più due. Era l’unico che poteva entrare in casa mia. Me li ha portati via lui. Non l’ho più frequentato. Gli telefonavo ogni tanto per scambi di auguri. In questi anni mi sono macerato dentro, non dormivo più di notte, avevo l’ansia».

E poi, qualche giorno fa, il 78enne ha preso la decisione di eliminare l’imprenditore. Come lui stesso ha raccontato, dapprima gli ha telefonato, e il 61enne gli ha detto che era negli uffici della sua impresa. L’uomo gli ha detto che poteva passare.

Così Domenico, è partito da Covo con la sua auto, una Due Cavalli bianca, è andato dal fratello Giuseppe, lo ha salutato, e poi ha ripreso il tragitto per Casale Cremasco, in provincia di Cremona. Con sé, l’uomo ha portato un fucile, quello con cui ha assassinato il 61enne. Tale fucile non è di Gottardelli, ma come ha detto lui al gip, di un signore che glielo aveva lasciato in custodia, dato che costui ha un figlio che sta in comunità.

Preso il fucile e giunto in loco, Gottardelli è entrato nell’ufficio dell’uomo, e ha estratto il fucile dal fodero. Il 78enne ha raccontato che l’imprenditore gli ha detto:«Ma “cos’hai, un fucile?”». Il primo colpo sarebbe partito in modo accidentale e finito sul pavimento. In seguito, Gottardelli ha puntato il fucile contro il petto del 61enne, uccidendolo. «Mi sono seduto sul divano, ho appoggiato il fucile, ho detto alla moglie e al figlio di Gozzini di chiamare l’ambulanza e i carabinieri. Io sono sereno, mi sono tolto un peso», ha chiosato.

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