Alluvione Marche, le ricerche del bimbo disperso avviate con il termoscanner

Alluvione Marche, le ricerche del bimbo disperso avviate con il termoscanner

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Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca per recuperare i dispersi rimasti coinvolti nella devastante alluvione delle Marche: tra questi, un bimbo di 8 anni.

Fiumi di fango e detriti hanno invaso le strade dei paesi marchigiani, portandosi via tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino. E a rimanere coinvolti in questo rovinoso passaggio ci sono anche mamme e figli.

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Alluvione Marche, le ricerche del bimbo disperso avviate con il termoscanner – meteoweek.com

Tra questi anche un bimbo di 8 anni, le cui ricerche si stanno ora svolendo con l’ausilio di un elicottero e del termoscanner. A riferirlo è stato il sindaco di Castelleone di Suasa, Carlo Manfredi.

Lotta contro il tempo per recuperare i dispersi

“Il bambino stava tornando a casa con la madre in auto, quando lei ha visto l’ondata d’acqua, è scesa e ha cercato di fuggire tenendo il figlio per mano, ma sono stati travolti da acqua e fango“, ha spiegato il primo cittadino di Castelleone di Suasa. La madre è riuscita miracolosamente a mettersi in salvo, riuscendo ad aggrapparsi a un albero e a resistere per tutta la notte, finché i soccorritori non l’hanno ritrovata.

Del bimbo si sono purtroppo perse le tracce, ed è ora una lotta contro il tempo, nella speranza di poterlo trovare ancora vivo. Le squadre di soccorso impegnate sul territorio stanno facendo quanto possibile, e hanno schierato oltre all’elicottero anche il termoscanner. Anche se, riferiscono dalla Prefettura di Ancona, il numero dei morti potrebbe salire ulteriormente nel corso delle ore.

“Da noi il problema non è la pioggia caduta, ma la quantità di acqua e detriti che si è abbattuta sul territorio, venendo giù da monte. Una scena apocalittica. Il problema sono i corsi d’acqua, al momento non abbiamo possibilità di attraversamento della vallata, non abbiamo modo di raggiungere Barbara”, ha raccontato il sindaco Manfredi.

Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Barbara, altro paesino rimasto devastato dal violento nubifragio. “È stato come il cedimento di una diga, è venuto giù il mondo in un attimo. Un rumore sordo terrificante e poi l’ondata: non è stata un’alluvione ma uno tsunami”, ha spiegato ai giornalisti il primo cittadino. Ma non è ancora finita. La Protezione Civile ha diramato l’allerta per varie regioni d’Italia per tutta la giornata di oggi, mentre Fabrizio Curcio, raggiunto da SkyTg24, ha riferito: “Dobbiamo abituarci a eventi del genere, ora l’allerta ora si sposta al Sud“.