Se le forniture di gas russo dovessero essere bloccate, si potrebbe rischiare di perdere un quinto delle aziende del nostro Paese, come avverte Confindustria
Come avverte il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, se le forniture di gas russo dovessero essere interrotte, si metterebbe a repentaglio l’esistenza di un quinto delle aziende italiane. Ecco che quindi tutte le critiche mosse alle richieste di Matteo Salvini di rendere prioritaria la questione rincari luce e gas appaiono pretestuose.
D’altronde gli altri Stati, anche se non hanno un bilancio pressato da un debito pubblico allucinante come quello dell’Italia, da tempo hanno messo in atto misure per limitare gli effetti preoccupanti dei rincari incontrollati delle bollette energia, sia per famiglie, sia per aziende. In Inghilterra, il premier Liz Truss, ha disposto un tetto annuale di 2500 sterline per un paio di anni, per aiutare famiglie e aziende.
Anche la Spagna, da fine agosto, ha fissato un prezzo al gas per famiglie e aziende, prendendo l’impegno di versare la quota mancante. La Germania, che è forse il Paese che più di tutti sta risentendo del problema del gas russo, dato che ne è fortemente dipendente, ha disposto una serie di aiuti per contrastare i rincari delle bollette di 65 miliardi di euro.
La Francia ha invece elaborato un piano particolare, che si fonda su una politica di scudi tariffari, che dispone un limite del 4% ai rincari delle bollette, prezzi facilitati, taglio accise e risparmio energetico per le imprese.
Quest’ultimo piano sembra essere visto di buon occhio dal leader della Lega, Matteo Salvini, che a tal proposito ha detto:«Imitare la Francia e stanziare subito 30 miliardi per contenere gli aumenti del gas. Per questo serve un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il governo e riunire subito il Consiglio dei ministri».
Le misure che l’amministrazione Draghi metterebbe in atto consistono nello stanziamento di 6/7 miliardi per supportare famiglie e aziende, ma la Confesercenti ha calcolato che di miliardi ce ne vogliono 8 sulla bolletta energetica delle aziende, in confronto al 2021. Salvini, che sembrerebbe dare priorità a questo tema, da tempo propone misure atte al contrasto di quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta dal punto di vista economico.
«Serve uno scostamento di bilancio, con un intervento immediato del governo, o sarà una strage di posti di lavoro. Se l’Europa non interviene, già da cittadino europeo mi vengono dei dubbi», ha detto Salvini, che ha anche aggiunto:«Però l’Italia non può stare ferma. In attesa che l’Europa intervenga, il governo tedesco ci ha messo 60 miliardi, il governo francese 40 miliardi. Tutti stanno intervenendo. Il governo italiano, che è in carica, deve metterli subito sul tavolo, non fra due mesi, per limitare gli aumenti delle bollette».
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