Le coste della California sono infestate da quelli che sono stati ribattezzati ‘mini piranha’ e o ‘mini squali’.
Si muovono in gruppi enormi e attaccano i bagnanti divorando la pelle di chi nuota in mare
Li chiamano ‘mini piranha’ o ‘mini squali’. Stanno seminando il terrore tra i bagnanti, come nel classico film Piraña del 1978. Si tratta di piccoli animali che divorano la pelle di chi si trova in mare. Un soprannome improprio quello di piranha o squali, dato che stiamo parlando non di pesci assassini ma di minuscoli crostacei che non arrivano al centimetro di lunghezza. Ma che invadono letteralmente le acque – e soprattutto feriscono chi nuota in acqua – grazie alla loro capacità di spostarsi in enormi gruppi.
“Excirolana chiltoni”, questo il nome scientifico dei piccolissimi crostacei capaci di muoversi assieme a migliaia, come uno sciame. È una specie già molto conosciuta, che solitamente si sposta lungo la costa ovest degli Usa. Come quella della California, dove hanno invaso le acque creando una miriade di problemi. I ‘mini piranha’ hanno mascelle piccole ma estremamente potenti. Con le quali riescono a ferire soprattutto i piedi dei bagnanti. Le conseguenze possono essere diverse: vanno dal semplice sanguinamento a una sensazione di malessere che subentra nelle ore successive.
Una donna di San Diego, Tara Sauvage, racconta cosa voglia dire essere attaccati da questi piccoli crostacei: «È stato dolorisissimo, sono saltata immediatamente fuori dall’acqua e i miei piedi erano pieni di sangue», così racconta la donna. Che aggiunge: «Una sensazione terribile, è stato come se dei minuscoli piranha mi avessero attaccato».
«Non disdegnano la carne fresca»
Ryan Hechinger, docente dell’Istituto oceanografico Scripps, spiega il comportamento dei crostacei che stanno seminando il terrore tra i nuotatori. «Non disdegnano la carne fresca e per questo possono attaccare anche l’uomo. Ma giocano un ruolo importante all’interno dell’ecosistema» – afferma l’esperto – In genere cercano animali morenti o morti, in particolare pesci, lungo le coste. Per l’ecosistema sono importanti perché masticano e divorano i pesci morti che altrimenti marcirebbero nell’ambiente».
Resta comunque il problema di cosa bisogna fare quando si viene attaccati dai mini piranha. “Il singolo morso non così diverso da quello di una zanzara”, ha detto al Los Angeles Times Richard Brusca, zoologo all’Università dell’Arizona.
Diverso il caso in cui si dovesse incorrere in uno sciame di questi mini piranha. Come è accaduto nel 2017 a Melborne a un ragazzo australiano, al quale uno sciame di Excirolana chiltoni staccò pezzi di pelle, come riportato da un servizio della BBC. Ma è soltanto quando “a centinaia o miglia iniziano a morderti, per un lungo periodo, che si hanno le ferite ricevute [dal ragazzo]“, spiegò a suo tempo dice il professor Richard Reina della Monash University, Australia. Solitamente, salvo casi di insensibilità al dolore, “te ne accorgerai e uscirai dall’acqua prima che succeda”, aveva aggiunto l’esperto.