Il drammatico incidente è avvenuto a Enna. La 30enne era una docente e psicoterapeuta. Ecco che cosa è successo
Graziella Laura Santoro, 30 anni, è morta in un drammatico incidente occorso a Enna, in Sicilia. Da quanto si apprende, la ragazza era una docente e psicoterapeuta, e quando è avvenuta la tragedia, era in auto con alcuni colleghi.
Questi ultimi hanno avvisato i soccorritori. Sono in corso ulteriori rilievi per accertare le cause della morte della 30enne. La donna era docente nella Scuola Aleteia di Enna e psicoterapeuta. Il giorno in cui è morta, era con dei colleghi, quando sarebbe finita in un burrone a Porta di Ianniscuro (Enna), per ragioni tutte da verificare.
Il direttore della Scuola Aleteia di Enna, Tullio Scrimali, ha dato conferma dell’accaduto e ha anche, in una nota, ricordato Graziella. «Questa separazione, così prematura e inaspettata, ci sconvolge e ci fa interrogare sgomenti e perplessi, sul senso della vita e della morte. Ognuno dovrà trovare la propria personale risposta, nel suo cuore e nella sua mente. Graziella, però, vivrà in Aleteia per sempre perché le dedicheremo una classe a ricordo imperituro della sua meravigliosa presenza, come Allieva e come Docente. Ciao, Graziella».
Nel frattempo, per via di questo lutto, tutte le lezioni nelle Scuole Aleteia sono al momento interrotte. Graziella era sposata ed era figlia di un dottore noto a Riposto (Catania), paese di cui era originaria. Sono state tante le persone che hanno lasciato messaggi di cordoglio per ricordare l’insegnante 30enne. Tra questi, Renato che la ricorda così:«Amica, professionista affermata, musicista, impegnata nel terzo settore e compagna di vita dell’amico Davide sei stata, per tutti noi, un esempio ed un punto di riferimento in ogni settore da te toccato».
Un’altra dedica per lei arriva da Domenico, che scrive:«Il tuo sorriso, la tua dolcezza, la tua umiltà, la tua attenzione ai più deboli, resteranno sempre impressi nei nostri cuori». Pietro scrive: «Ciao Graziella Laura Santoro! Quest’Angelo non è più fra noi! Che Dio ti accolga tra le sue braccia! Da parte mia non trovo parole di conforto per i tuoi genitori, tuo fratello e il tuo amato Davide».