Scuolabus gratis, ma solo se almeno un genitore è italiano: questo il provvedimento nel comune di Montorio al Vomano. E scoppia la polemica: il botta e risposta tra Pd e Forza Italia.
C’è chi è già tornato tra i banchi di scuola e chi invece deve ancora aspettare per il suono della campanella. A Roma, ad esempio, buona parte degli studenti tornerà in classe da lunedì 12 settembre. Ma tra chi viaggia con il traporto pubblico, chi accompagnato dai propri genitori, i comuni forniscono anche per gli alunni più piccoli i servizi di trasporto scolastico. Un servizio che, in teoria, dovrebbe essere concesso a tutte le famiglie, senza discriminazione alcuna.
Eppure pare non sia così nel Comune di Montorio al Vomano (Teramo), guidato dal sindaco Fabio Altitonante, di Forza Italia. Secondo quanto previsto dall’ultimo provvedimento, infatti, il servizio scuolabus è gratis per le famiglie residenti, purché queste siano in regola con il pagamento dei tributi e purché almeno uno dei genitori sia di cittadinanza italiana.
Una decisione che ha provocato non poco scalpore, e questo non solo nella comunità coinvolta. Con la minoranza che parla giustamente di “inaccettabile discriminazione“, i consiglieri sono ora pronti a chiedere di ritirare il provvedimento – che “umilia l’intera comunità“.
“Provvedimento ingiusto. Umilia l’intera comunità”
Secondo quanto si legge sull’avviso pubblico caricato sul sito del Comune di Montorio al Vomano, per accedere al servizio dello scuolabus gratuito i residenti che presentano domanda devono avere questi requisiti:
“Possono presentare la domanda “Trasporto scuolabus gratuito” i residenti nel Comune di Montorio al Vomano:
a. i cui figli, siano iscritti presso le scuole di Montorio al Vomano e usufruiscano del servizio di trasporto scolastico;
b. almeno uno dei due genitori abbia la cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea;
c. siano in regola con i tributi comunali”
Non ci stanno però i consiglieri di minoranza Eleonora Magno e Andrea Guizzetti, che hanno fortemente contestato la decisione della giunta comunale. “Montorio non è questo paese. Qui la convivenza con le comunità immigrate è sempre stata pacifica. Montorio è un paese accogliente”, scrivono nella nota i due consiglieri. E parlano di una “inaccettabile discriminazione” che “colpisce persone che vivono tra noi e con noi da decenni“. “Lavorano qui e qui pagano le tasse. I loro figli giocano con i nostri figli e siedono vicini di banco nella stessa scuola. La scuola in cui si educa all’inclusione e alla solidarietà”, spiegano Magno e Guizzetti nella nota congiunta.
Alla luce del provvedimento, incalzano i consiglieri, le famiglie straniere sebbene siano in regola con il pagamento dei tributi non potranno usufruire del servizio perché non sono italiane. “Come consiglieri di opposizione scriveremo una lettera formale al sindaco per chiedere di ritirare il provvedimento. Chiederemo di modificare un regolamento iniquo e discriminatorio. I cittadini di questo paese possono dividersi su tante cose, accalorarsi e schierarsi per visioni politiche diverse, ma restino uniti sul terreno della civiltà e non permettano che passi senza reazione un provvedimento così ingiusto. Umilia l’intera comunità”, concludono.
“Ci stupiscono le polemiche dell’opposizione”
Non è tardata ad arrivare, però, la replica del primo cittadino. “La nostra Amministrazione ha deciso di rendere gratuiti servizi che riteniamo essenziali, come la mensa, l’asilo nido e, da quest’anno, lo scuolabus. I cittadini sono contenti, questo per noi è l’essenziale. Dopodiché ci sono diritti e doveri. Chi da anni paga i tributi regolarmente, ha diritto al sostegno del Comune”, ha esordito Fabio Altitonante. E ha poi proseguito: “Ci stupiscono le polemiche dell’opposizione, che evidentemente è anche poco attenta, visto che abbiamo utilizzato gli stessi requisiti per tutti i bonus erogati in favore delle famiglie”.
“Comprendiamo tuttavia il disagio del PD montoriese che, dopo decenni alla guida di Montorio è riuscito a ottenere una strabiliante performance qualche giorno fa in piazza Orsini, con 8 persone presenti al proprio comizio. Siamo in campagna elettorale è naturale che oggi provino a strumentalizzare le nostre iniziative”, ha concluso incalzato il sindaco.