Sinisa Mihajlovic non è più l’allenatore del Bologna. Martedì è arrivata la decisone della società rossoblù, ora si cerca il possibile sostituto.
Un fulmine a ciel sereno in casa Bologna, Sinisa Mihajlovic è stato esonerato dopo più di tre anni sulla panchina del club bolognese.
3 pareggi e 2 sconfitte nelle prime cinque giornate hanno causato l’esonero del serbo. La decisone della società è arrivata a seguito della riunione tenutasi nella casa a Roma dell’ormai ex allenatore. Presenti l’Ad Fenucci, il dt Sartori e il ds Di Vaio, il vertice aveva come scopo quello di portare all’esonero Sinisa che fino all’ultimo a tenuto duro. Un’avventura durata tre anni e mezzo fatti di alti e bassi anche fuori dal campo, Mihajlovic ha dovuto lottare contro la leucemia che lo ha tenuto per un periodo lontano dal campo.
Il Bologna è stato affidato al tecnico della Primavera Vigiani per un paio di giorni, mentre la società cercherà un sostituto per proseguire nei migliori dei modi la stagione appena cominciata.
Con un comunicato ufficiale il Bologna ha salutato Mihajlovic: “Si interrompe oggi il rapporto professionale tra il Bologna Fc 1909 e Sinisa Mihajlovic. Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società e tutta la città in questi tre anni e mezzo emozionanti e drammatici. Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale. A Sinisa e al suo staff va un ringraziamento speciale per aver affrontato il lavoro, in condizioni straordinarie e delicatissime dal punto di vista umano, con eccezionale dedizione e professionalità“.
Bologna si cerca il nuovo allenatore: il retroscena ha commosso tutti
Anche il presidente del Bologna, Joey Saputo ha dichiarato che in questi anni hanno vissuto insieme a Sinisa momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano.
Sinisa Mihajlovic ha voluto salutare la città che per tre anni lo ha accolto. Il serbo durante la riunione con la società ha cercato in tutti i modi di difendere la squadra e il proprio ruolo, ma una decisone era già stata presa. Mihajlovic ha voluto così salutare la società con la quale si è creato un legame indissolubile: “Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società è tutta la città in questi tre anni e mezzo. Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale.
Si cerca, dunque, un nuovo tecnico che possa riportare entusiasmo sulla panchina rossoblù. Se inizialmente le voci davano De Zerbi, con il susseguirsi degli eventi si sono fatti caldi nomi di Thiago Motta e Claudio Ranieri.
L’ex tecnico dello Shakhtar Donetsk sembrava essere il più quotato per occupare la panchina rimasta vuota, ma l’allenatore avrebbe accettato solo in caso di dimissioni del suo predecessore. Il retroscena incredibile ha commosso tutti: De Zerbi infatti ha rifiutato per rispetto del suo amico Sinisa. Un gesto che molti hanno accolto come un atteggiamento di profonda stima.