Splendida vittoria da parte del Napoli di Luciano Spalletti, che asfalta il Liverpool per 4-1 e permette ad un suo giocatore di realizzare un sogno nel cassetto.
Nella prima notte di Champions League il Napoli di Spalletti si traveste da grande e annichilisce un Liverpool in grossa difficoltà dall’inizio della stagione.
Una vittoria netta e mai in discussione, maturata sin dai primi secondi di partita, quando Osimhen ha sfiorato il gol dopo meno di un minuto, prendendo il palo dopo aver evitato Alisson. Dopo 3’ di gioco il Napoli era però già avanti, grazie al calcio di rigore guadagnato e trasformato da Zielinski per il fallo di mano di Milner.
Situazione che si ripete pochi minuti dopo; Osimhen è abbattuto da Van Dijk, il nigeriano si presenta dal dischetto ma questa volta l’esito è diverso, col portiere brasiliano ex Roma che ipnotizza il centravanti azzurro.
Napoli che però non si scoraggia e al 31’ trova un’azione meravigliosa tra Anguissa e Zielinski, con l’ex Fulham che batte ancora una volta Alisson per il 2-0. Al 41’ Osimhen è costretto ad uscire, al suo posto entra Giovanni Simeone che dopo appena tre minuti sfrutta il meraviglioso assist del solito Kvara per mettere dentro il suo primo gol i Champions alla sua prima presenza in carriera.
La ripresa inizia allo stesso modo e dopo appena due minuti di gioco è ancora una volta Zielinski in contropiede a presentarsi davanti ad Alisson e a batterlo per la quarta volta. Un minuto dopo il Liverpool riesce a reagire con uno splendido destro a giro di Luis Diaz, che vale però solo come gol della bandiera.
Quel tatuaggio a 14 anni
E nella splendida notte del Maradona c’è spazio anche per la realizzazione dei sogni di un giovane argentino, un figlio d’arte che questa competizione ce l’ha tatuata addosso.
Si tratta di Giovanni Simeone, figlio del Cholo Diego Pablo Simeone, che nella notte di Napoli ha realizzato uno dei suoi sogni più grandi, quello di giocare in Champions League, riuscendo anche a bagnare questo esordio con il gol dopo appena tre minuti dal suo ingresso in campo.
Un sogno durato tutta una vita, ed è testimoniato dal tatuaggio che Giovanni Simeone ha sull’avambraccio sinistro, che il Cholito si è tatuato quando aveva appena 14 anni nella speranza che un giorno sarebbe riuscito a arrivare fin lì.
E dopo il gol Simeone è a stento riuscito a trattenere le lacrime, baciando quello stemma dopo aver finalmente realizzato il suo più grande sogno.