Caro bollette, in Italia servirà un mese di lavoro per poter pagare le utenze di luce e gas. Un quadro allarmante, ma che coinvolge tutti i Paesi dell’Ue. Nel frattempo, 9 milioni di italiani sono a rischio povertà.
Secondo un’analisi della Confederazione europea dei sindacati (CES), la bolletta energetica media annuale è salita prezzi vertiginosi, tanto che per pagarla ai cittadini è necessario mettere mano a tutto lo stipendio di un mese di lavoro. Una situazione allarmante, questa, condivisa dalla maggior parte degli Stati membri dell’Ue.
Basti pensare che sono circa 9,5 milioni i lavoratori che già prima della guerra russo-ucraina avevano difficoltà a pagare le bollette. Con l’inizio della crisi energetica, provocata dalle tensioni geopolitiche, a luglio di quest’anno il costo del gas e dell’elettricità è aumentato del 38% in tutta Europa. E il costo non sembra intenzionato a diminuire – anzi. Come spiegato dalla CES, a peggiorare ulteriormente il quadro è anche il rincaro subito dagli altri beni di prima necessità, quali il cibo.
Con i risultati dell’analisi dell’Istituto sindacale europeo e del centro di ricerca indipendente della CES, si anticipa di qualche ora la riunione di emergenza del Consiglio Energia dell’Ue, prevista per questo venerdì. Un anticipo che non promette nulla di buono, dato che sono 16 i Paesi membri che più subiranno il costo della crisi energetica. Come spiegato dal resoconto, infatti, in 16 Stati membri i cittadini avranno bisogno di mettere da parte l’equivalente di un intero stipendio mensile per permettersi di pagare l’elettricità e il riscaldamento. Anche nel 2021 la situazione era preoccupante, dato che erano in 8 gli Stati coinvolti in una simile situazione.
Il dati del report aggiornati al 2022, comunque, parlano chiaro: per pagare luce e gas, in molti Paesi (tra cui l’Italia) servirà un mese di lavoro intero (ovvero 30 giorni) se si ha a disposizione uno stipendio medio.
Paese | Costo annuo dell’energia luglio 2022 | Salario netto medio annuo 2022** | Giornate lavorative per pagare bollette 2022* |
Lituania | 402 | 12.906 | 11 |
Lussemburgo | 1.870 | 47.967 | 14 |
Austria | 1.562 | 34.251 | 17 |
Polonia | 2.344 | 50.051 | 17 |
Lettonia | 604 | 11.835 | 19 |
Ungheria | 198.497 | 3.768.313 | 19 |
Francia | 1.603 | 29.972 | 20 |
Irlanda | 2.104 | 38.555 | 20 |
Bulgaria | 836 | 14.854 | 21 |
Germania | 1.907 | 33.847 | 21 |
Danimarca | 17.239 | 305.793 | 21 |
Romania | 2.506 | 42.563 | 21 |
Portogallo | 950 | 15.444 | 22 |
Slovenia | 970 | 15.281 | 23 |
Spagna | 1.455 | 21.872 | 24 |
Olanda | 2.755 | 41.363 | 24 |
Belgio | 2.227 | 33.336 | 24 |
Estonia | 1.165 | 16.236 | 26 |
Svezia | 26.503 | 367.320 | 26 |
Croazia | 5.746 | 79.061 | 27 |
Slovacchia | 959 | 11.551 | 30 |
Italia | 2.071 | 24.849 | 30 |
Rep. Ceca | 34.468 | 376.777 | 33 |
Grecia | 1.479 | 15.124 | *36 |
Ma il report mostra anche come in altri Paesi, addirittura, saranno necessari oltre 30 giorni di lavoro per poter pagare riscaldamento ed elettricità, a fronte di tutti i rincari attuali.
Paese | Costo annuo dell’energia luglio 2022 | Salario minimo lordo (mensile) 2022 | Giornate lavorative per pagare bollette 2022* |
Francia | 1.603 | 1.646 | 30 |
Romania | 2.506 | 2.550 | 30 |
Ungheria | 198.497 | 200.000 | 30 |
Germania | 1.907 | 1.744 | 33 |
Portogallo | 950 | 823 | 35 |
Bulgaria | 836 | 710 | 36 |
Irlanda | 2.104 | 1.775 | 36 |
Lettonia | 604 | 500 | 37 |
Belgio | 2.227 | 1.842 | 37 |
Croazia | 5.746 | 4.688 | 37 |
Spagna | 1.455 | 1.167 | 38 |
Slovacchia | 959 | 646 | 45 |
Olanda | 2.755 | 1.756 | 48 |
Grecia | 1.479 | 832 | 54 |
Estonia | 1.165 | 654 | 54 |
Rep. Ceca | 34.468 | 16.200 | 65 |
Alla luce di questi dati, dunque, diventa ancora più allarmante il quadro che si prospetta per le tante famiglie europee. Nel caso specicfico di quelle italiane, inoltre, in un recente resoconto l’Ufficio studi Cgia ha mostrato l’identikit dei nuclei più vulnerabili, di quelli rischieranno sul serio di non potersi permettere di usare luce e gas alla luce degli esorbitanti rincari.
Secondo l’analisi effettuata e pubblicata qualche giorno fa da Cgia, a rischio di povertà energetica sono ben 9 milioni di italiani. Una fetta di popolazione che, spiegano dal report, non può permettersi di “utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia”.
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