Suicidi, ogni anno in Italia 4 mila si tolgono la vita | Psicologi: “Prevenire non è una chimera”

Ogni anno in Italia si tolgono la vita 4.ooo persone. Una piaga che colpisce in maniera particolare i giovani.

Gli psicologi, pur senza lanciare allarmi, insistono sull’importanza di prevenire il fenomeno dei suicidi, particolarmente drammatico nelle carceri.

Ogni anno in Italia 4 mila persone si tolgono la vita, un fenomeno che colpisce soprattutto i giovani – Meteoweek

Il 10 settembre ricorre la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Attraverso il suo presidente, il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi ricorda l’importanza di questa giornata, adesso più che mai cruciale.

L’Italia è “da sempre considerata a medio-basso rischio in relazione al fenomeno” dei suicidi, ricorda David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio del prossimo 10 settembre.

Ma il nostro Paese, aggiunge Lazzari, “negli ultimi anni presenta aree fortemente critiche, fonte di doverosa preoccupazione”. Perciò “senza voler fare allarmismi – spiega il presidente Cnop – è giusto ricordare che ogni anno in Italia si registrano circa 4mila morti per suicidio. Con una incidenza particolarmente grave tra i giovani: il suicidio è la quinta causa di morte tra gli adolescenti dai 10 ai 19 anni. Le esperienze internazionali ci dicono che la prevenzione dei suicidi non è una chimera”.

Sono molte le cose che si possono fare, spiega l’esperto. Per prima cosa “un’adeguata politica di informazione e formazione”. Che, unita a “una azione di sensibilizzazione sociale sul tema” può “svolgere un ruolo importante in questa direzione”.

Un problema allarmante nelle carceri

Il presidente del Cnop ricorda che “il Consiglio nazionale ha supportato la Consulta delle società scientifiche di psicologia nella costituzione di una Task Force sulla prevenzione del suicidio insediata da febbraio 2022. Solo con una grande e organica strategia è possibile affrontare questo dramma, sempre più presente e addirittura tra i giovanissimi – sottolinea Lazzari – Inoltre, ha avanzato proposte all’Amministrazione penitenziaria per l’allarmante problema dei suicidi nelle carceri“.

Con queste iniziative la comunità degli psicologi vuole fornire il proprio contributo, ribadisce Lazzari. Per “stimolare l’attivazione di una politica nazionale di prevenzione dei suicidi, e contribuire alla promozione di una sinergia tra tutti i soggetti e professionisti impegnati in questo campo e che possono avere un ruolo significativo, perché solo con una grande rete di protezione è possibile salvaguardare un maggior numero di vite”.

“Da soli possiamo poco, uniti possiamo fare la differenza”, afferma in conclusione Lazzari. Ha dato la propria adesione il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

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