Prima o poi le toglieranno le password, Apple – per esempio – ci sta pensando già da un po’: nel Mare Magnum di internet aumentano a dismisura e sono uno sforzo sovrumano di memoria, soprattutto poi se riguardano il blocco di uno smartphone, Melafonino o no fa lo stesso.
Sbloccare un cellulare senza ricordarsi la password si può fare, anche se il consiglio migliore resta la tanto amata carta e penna: segnarsi tutte le password e custodire gelosamente quel foglietto, ti mette al riparo da spiacevoli percorsi.
Per tutto il resto ci sono dei metodi piuttosto semplici, che variano, ovviamente, a seconda dello smartphone che si ha. Se quello con l’effige del Robottino Verde, oppure quello marchiato dalla mela morsicata più famosa al mondo.
Per sbloccare un Melafonino è cosa buona e giusta usare Trova iPhone, il tool ufficiale di Apple che lavora con iCloud che consente di effettuare un reset da remoto. L’alternativa è PassFab iPhone Unlocker: un clic per bypassare il passcode iPhone e iPad per lo schermo bloccato, disabilitato o rotto, rimuovendo l’ID Apple senza password.
E’ un programma di sblocco che consente di sbloccare in diverse situazioni le schermate di blocco di iPhone/iPad. E, soprattutto, è compatibile con tutti i dispositivi iOS (incluso iPadOS/iOS 14.6) e tutti i tipi di schermate di blocco sul dispositivo. Non solo. Il software consente anche effettuare il ripristino delle impostazioni di fabbrica senza il passcode dello schermo. Quindi senza perdere nulla.
Anche per Android ci sono diversi metodi. Sin dai tempi di dell’update 4.4 è stata introdotta la possibilità di recuperare la password tramite Gestione Dispositivi Android. Tap su “Password dimenticata”, accesso al proprio account Google per reimpostarla. Sembra semplice, in effetti lo è se vi ricordate la password dell’account Google.
Per i più smemorati (sempre di Android) si può usare “Trova il mio telefono” che consente di resettare da remoto il proprio smartphone. Attenzione, però, il rischio di perdere tutti i dati è altissimo, meglio un hard reset con la classica combinazione di tasti. C’è anche Android Debug Bridge, ma questo è riservato a coloro che masticano un po’ di tecnologia e da evitare per i novellini, in quanto il rischio di danneggiare il cellulare è altissimo. Tant’è.
Android Debug Bridge consente di accedere al proprio smartphone utilizzando il terminale del PC. Il comando è “adb shell rm /data/system/gesture.key“. Il debug via USB va abilitato preventivamente.
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