I carabinieri sono sopraggiunti sul posto e hanno preso in custodia la bambina finché la mamma non è tornata
Una donna è giunta con il treno alla stazione di Colleferro, in provincia di Roma, facendo scendere dapprima il passeggino in cui c’era la sua bambina di soli 2 mesi. È quindi risalita sul convoglio velocemente per riprendere i bagagli, che consistevano in alcune buste, ma il treno è ripartito e la donna non è potuta scendere.
È la brutta avventura vissuta ieri da una madre di 38 anni colombiana. Sono stati attimi di paura per la donna, che è rimasta bloccata sul convoglio che, una volta chiuse le porte, si è diretto verso Cassino.
La 38enne si è subito messa in allerta, ha battuto i pugni sui vetri nella speranza che il treno potesse fermarsi, ha chiesto quindi aiuto per bloccare il convoglio, ma si tratta di una procedura che una volta che il mezzo è partito, non è possibile attivare. Le persone che erano sul treno hanno cercato di tranquillizzarla. Il passeggino era sulla banchina con la figlia della donna all’interno, di soli 2 mesi.
Il capotreno si è subito attivato per i soccorsi e subito sono stati allertati i carabinieri che sono intervenuti a Colleferro tenendo in custodia il passeggino e la bimba, che hanno condotto nella loro caserma, in attesa che la madre tornasse.
Il capotreno ha poi rassicurato la donna, che la figlia era al sicuro. Con l’aiuto dello staff di Ferrovie è riuscita a riabbracciare, in preda alla commozione, la sua bambina. Il tutto si è verificato nel giro di un’ora ma per la madre della neonata si è trattato di istanti di puro panico, con la paura che qualcuno potesse trovare la bambina e portarsela via.
La donna, una volta ritrovata la figlia, ha ringraziato sia lo staff di Ferrovie che i carabinieri per essere intervenuti in modo celere, mettendo al sicuro la sua bambina.
Treno investe ragazzo sulla Torino-Milano
Un dramma si è invece verificato lunedì 5 settembre sulla ferrovia Torino-Milano, dove un convoglio diretto a Torino ha investito un 24enne di Chivasso, deceduto subito. In loco, sanitari e vigili del fuoco, nonché la Polfer per tutti i rilievi del caso. Da prime ricostruzione emerge che sarebbe stato un suicidio, ipotesi riferita anche dal macchinista del treno.