La donna soffriva di una polmonite. Il mistero sulle cause è rimasto fino alla radiografia dei medici, che ha evidenziato una parte della dentiera finita accidentalmente nel polmone.
Il tempestivo intervento dei medici, con una complessa operazione per asportare il corpo estraneo, ha evitato conseguenze peggiori per l’incolumità della paziente.
Una parte della dentiera le era finita accidentalmente nei polmoni. Ha rischiato serie conseguenze una donna di 72 anni del Gargano, in provincia di Foggia. Aveva inavvertitamente inalato due pezzi di dentiera. Così soffriva da giorni senza sapere perché. Faceva fatica a respirare e aveva la febbre.
A salvarla sono stati i medici dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo a scoprirlo. Cruciale l’intervento a cui i medici l’hanno sottoposta. L’operazione si è resa necessaria dopo che i figli avevano accompagnato l’anziana donna al pronto soccorso per via dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
La 72enne manifestava sintomi come febbre, dispnea e affaticamento respiratorio con un peggioramento ideomotorio e un declino cognitivo. I figli, preoccupatisi per il graduale peggioramento del suo stato di saluto, l’hanno così accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.
La radiografia risolve il mistero della polmonite
Una radiografia toracica ha evidenziato la presenza del corpo estraneo nelle vie aeree e un addensamento con una polmonite circostante. Si è fatta così strada l’ipotesi che la signora avesse inalato un piccolo pezzo della protesi dentaria. Un’anamnesi approfondita e un colloquio coi familiari hanno permesso di scoprire che nelle settimane precedenti l’anziana aveva espulso accidentalmente la dentiera. Per asportare i pezzi della dentiera – due denti e un ponte localizzati nel polmone – è stata necessaria una complessa manovra di disostruzione bronchiale.
I denti, dopo essere stati individuati, sono stati rimossi grazie a una articolata procedura di Pneumologia Interventistica in anestesia totale, eseguita di concerto con le Unità di Geriatria e Anestesia e Rianimazione I dell’Opera di San Pio.
Soltanto dopo la lunga manovra di disostruzione bronchiale i medici sono riusciti a asportare con una pinza la protesi dentaria finita all’interno del broncoscopio. Successivamente le cose sono migliorata per la donna di 72 anni. E così, dopo la terapia a base di antibiotici, le sue condizioni cliniche sono progressivamente migliorate. Un miglioramento che ha permesso di sospendere l’ossigenoterapia e di dimettere la donna a sei giorni di distanza dalla broncoscopia.