Non arrivano buone notizie da quel programma di volo spaziale con equipaggio, portato avanti finora dalla dalla NASA, insieme a alle aziende di voli spaziali commerciali statunitensi, e da partner internazionali (ESA, JAXA, CSA), con l’obiettivo di far sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna”.
A causa di problemi relative alle perdite di idrogeno liquido durante il caricamento del propellente nello stadio centrale del razzo Space Launch System, NASA e compagnia sono stati costretti a rinviare il lancio. Un’altra volta.
Non è la prima volta (già lo scorso 29 agosto era stato rinviato a causa di un problema relativo alla difficoltà di raffreddamento riscontrata con il motore 3 dello stadio principale, causata a quanto pare da una perdita di idrogeno liquido), certamente sarà l’ultima. Almeno a settembre. Già, dopo aver rinunciato al tentativo di lancio di Artemis I, quando gli ingegneri non sono riusciti a superare una perdita di idrogeno in una rapida disconnessione, un’interfaccia tra la linea di alimentazione del carburante a idrogeno liquido e il razzo SLS (Space Launch System), i responsabili della missione si sono incontrati e hanno deciso che avrebbero rinunciato a ulteriori tentativi di lancio in questo mese.
La base c’è. Bisogna trovare l’altezza della situazione
Nei prossimi giorni, i team stabiliranno l’accesso all’area della perdita presso il Launch Pad 39B e, parallelamente, condurranno una valutazione del programma per fornire dati aggiuntivi che informeranno la decisione sull’eventualità di eseguire lavori per sostituire un sigillo sia sul pad, dove può essere testato in condizioni criogeniche o all’interno dell’edificio di assemblaggio dei veicoli.
Per soddisfare i requisiti dell’Eastern Range per la certificazione sul sistema di terminazione del volo, attualmente fissata a 25 giorni, la NASA dovrà riportare il razzo e la navicella spaziale al VAB prima del prossimo tentativo di lancio di ripristinare le batterie del sistema. Il sistema di terminazione del volo è richiesto su tutti i razzi per proteggere la sicurezza pubblica.
A causa della complessa meccanica orbitale coinvolta nel lancio sulla Luna, la NASA avrebbe dovuto lanciare Artemis I entro martedì 6 settembre come parte dell’attuale periodo di lancio. Ma non sarà così. Il nuovo rinvio pone chiaramente dubbi su di un volo spaziale importante.
Artemis, infatti, è pensato per compiere il primo passo nella prossima era dell’esplorazione umana. Insieme a partner commerciali e internazionali, la NASA vuole sviluppare l’ambizioso progetto: una presenza sostenibile sulla Luna per prepararsi alle missioni su Marte. La base c’è, ma bisogna trovare ancora l’altezza della situazione.