Sale sull’impalcatura di una chiesa e tenta di suicidarsi: salvata in extremis da un poliziotto [VIDEO]

Poteva essere una tragedia: una giovane donna tenta il suicidio lanciandosi nel vuoto da una chiesa.

Il poliziotto interviene tempestivamente e la salva all’ultimo momento, quando già penzolava nel vuoto.

Il momento del salvataggio all’ultimo momento – Meteoweek

Momenti di panico a Venezia, dove ieri mattina una ragazza è salita sull’impalcatura attorno alla Chiesa degli Scalzi, vicina alla stazione di Santa Lucia. Una volta in cima ha cercato di suicidarsi lanciandosi nel vuoto. A salvarla, per il rotto della cuffia, un eroico poliziotto di nome Alberto Crispo.

La ragazza è salita attraverso le impalcature che avvolgono la chiesa per il restauro in corso. Dopodiché, servendosi di un coltello, ha tagliato il velo di protezione dell’impalcatura ed è salita in cima lungo le scale. Da lì, a una ventina di metri di altezza dal suolo, si è poi sporta verso l’esterno rimanendo a penzoloni nel vuoto, aggrappata a una barra.

I numerosi presenti hanno immediatamente allertato la Polizia, già sul posto assieme ai vigili. Gli agenti sono intervenuti immediatamente evitando la tragedia.

L’aspirante suicida, una turista ventenne dei Paesi Bassi con problemi psichici, adesso si trova ricoverata all’ospedale di Venezia. Sarebbe la stessa donna che sabato scorso è caduta in acqua in Rio di Palazzo, a fianco di Palazzo Ducale. Una scena ripresa dai passanti e finita sui social dei locali gruppi cittadini.

Il racconto del poliziotto che l’ha salvata

Intervistato dall’ Adnkronos, l’agente Alberto Crispo ha ripercorso il salvataggio e gli attimi concitati del tentativo di suicidio della giovane. «Eravamo in pattuglia antiborseggio e antiabusivismo in giro per Venezia. In prima mattinata – ha raccontato il poliziotto all’Adnkronos – avevamo notato una ragazza seduta sugli scalini della chiesa della Madonna degli Scalzi. Era un po’ turbata in volto e stava leggendo un libro. A metà mattinata poi ci ha avvicinato una signora segnalandoci che in cima all’impalcatura dei restauri c’era una ragazza e stava per gettarsi nel vuoto. Noi abbiamo subito immaginato che si potesse trattare della stessa ragazza che era ai piedi dell’impalcatura».

«Appena arrivato – prosegue nel suo racconto Crispo – ho salito le scale con la massima velocità possibile. L’unica cosa a cui pensavo era arrivare in tempo in cima. Quando ho raggiunto l’ultima rampa di scale, ho notato che la ragazza stava per gettarsi: sono arrivato proprio mentre lei stava lasciando la mano per gettarsi di sotto e l’ho presa. Una volta che l’ho tirata su l’ho messa in salvo. Quando poi si è tranquillizzata l’abbiamo accompagnata in ospedale con i sanitari. La ragazza non ha risposto a nessuna nostra domanda: era sconvolta e non parlava italiano per cui non siamo purtroppo riusciti a dialogare con lei. Sono comunque fiero di quello che ho fatto, della divisa che indosso e di appartenere alla Polizia di Stato».

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