La leader di Fratelli d’Italia incassa un endorsement inaspettato da parte di un esponente che milita nel fronte politico opposto al suo.
A Venezia l’ex segretario di stato Usa (sotto la presidenza di Obama) Hilary Clinton commenta favorevolmente l’ipotesi di una premiership di Giorgia Meloni.
“L’elezione della prima premier in un Paese rappresenta sempre una rottura col passato, ed è sicuramente una buona cosa”. Così Hillary Clinton, storica esponente dei democratici americani, ha commentato una possibile vittoria di Giorgia Meloni alle Politiche del 25 settembre. Clinton ha puntualizzato: “Però poi, come per ogni leader, donna o uomo, deve essere giudicata per quello che fa. Non sono mai stata d’accordo con Margaret Thatcher, ma ho ammirato la sua determinazione. Chiaramente poi si votano le idee”.
L’occasione è stata un’intervista col Corriere della Sera. In questi giorni Hilary Clinton si trova a Venezia, ospite d’eccezione dei Dfv Awards. L’esponente democratica si dice convinta che le donne di destra trovino molto più supporto nel partito a confronto di quelle di sinistra. “Vengono protette dal patriarcato perché spesso sono le prime a supportare i pilastri fondamentali del potere maschile e del privilegio“.
Sono molte le leader politiche su cui Hilary punterebbe. “Ci sono una sfilza di leader donne che mi piacciono. Penso a Jacinda Ardern, prima ministra della Nuova Zelanda. Il modo con cui ha gestito la pandemia e il massacro nella moschea nel 2019 è stato davvero unico”.
Hilary Clinton e la leadership femminile
Clinton confessa poi la sua ammirazione per la giovane premier finlandese Sanna Marin, finita nell’occhio del ciclone per i video dove è impegnata a ballare con gli amici. L’ex segretario di stato esprime il suo disappunto per gli attacchi arrivati nelle ultime settimane a Sanna Marin. Ma tiene a sottolineare che la sua ammirazione per lei è dovuta alle sue scelte politiche, non alle critiche ricevute. “È stata molto coraggiosa ad aver guidato la Finlandia nella Nato. Sulle danze, siamo al classico doppio standard che si applica con le donne, giudicate sempre duramente. Ma ho l’impressione che il mondo si stia abituando ad averci nei parlamenti e nei partiti”.
Nel colloquio l’ex first lady dem ha ricordato anche Gorbaciov, scomparso in questi giorni. «Gorbaciov l’ho incontrato diverse volte», spiega Clinton. «Ho sempre pensato che meritasse un posto nella Storia. Ha visto nel suo percorso politico una possibilità di riformare la Russia. Ha immaginato che il suo Paese potesse far parte di un mondo più grande e avvicinarsi all’Europa: era l’opposto di Putin». Di tutt’altro tenore invece le parole riservate dalla Clinton al leader del Cremlino, che per lei è niente altro che «un bullo, un assassino, un egocentrico pericoloso».