Cambiano la serratura per lo sfratto, ma è la casa sbagliata: la proprietaria chiama i carabinieri

Gli ufficiali giudiziari eseguono lo sfratto. Ma sbagliano porta e cambiano la serratura alla casa sbagliata.

La proprietaria ha chiamato i carabinieri e adesso si chiede chi le pagherà i danni per la clamorosa svista.

Una brutta disavventura quella capitata mercoledì sera alla pittrice romana Chiara Boccassini. Un vicino l’ha avvisata che qualcuno le aveva cambiato la serratura della sua casa di Artena. Così la pittrice, con l’ansia che le avessero occupato abusivamente l’abitazione, si è precipitata da Roma.

Quando è arrivata nel borgo si è immediatamente rivolta ai carabinieri. Scoprendo così che non si trattava di un’occupazione abusiva, ma di un errore degli ufficiali giudiziari. Erano arrivati ad Artena per eseguire uno sfratto nel borgo dei Monti Lepini. Ma hanno sbagliato porta.

Una bella gatta da pelare per la pittrice seguita da diecimila follower su Instagram. Di fronte all’uscio, sul pianerottolo, erano rimasti i resti di un’operazione subito apparsa come l’opera di una mano esperta. Il lucchetto della serratura era stato rimosso con chirurgica precisione, grazie a un apposito macchinario. Al suo posto una serratura nuova di zecca.

In casa non c’era nessuno, poche anche le persone a cui chiedere qualcosa nella stradina poco abitata del borgo, con edifici abbandonati e altri abitati da lavoratori che escono presto la mattina per rientrare la sera. Altri residenti erano in ferie. Morale della favola: nessuno aveva notato qualcuno che entrava o usciva dalla casa della pittrice. Tantomeno luci accese. Cos’era accaduto?

Il giallo risolto col passaparola

Il giallo è stato risolto poco alla volta grazie a un passaparola tra vicini. Così la verità è venuta a galla: un residente aveva effettivamente notato qualcuno che armeggiava nella stradina. Un altro, la mattinata di mercoledì, aveva visto tre persone davanti alla casa della pittrice, una della quali con la cartellina del Tribunale in mano. E ha cominciato a prendere piede l’ipotesi di un errore degli ufficiali giudiziari del Tribunale di Velletri: uno sbaglio di porta e il cambio di serratura della casa sbagliata, magari perché ingannati dalla incerta toponomastica del borgo, più volte cambiata dal Comune.

A essere oggetto, da anni, di una procedura giudiziaria di recupero di un credito era l’appartamento accanto a quello dell’artista. Così gli ufficiali giudiziari, ingannati dalle diverse numerazioni civiche che si erano sovrapposte nel corso degli anni, hanno cambiato la serratura sbagliata.

E adesso chi paga i danni?

«Qualcosa del genere stava per succedere anche una decina di anni fa», ha raccontato la pittrice, «ma io ero in casa e ho fatto capire che l’abitazione interessata dalla procedura era quella accanto. Stavolta – ha proseguito Chiara Boccassini – quello che è accaduto è incredibile. Chi mi pagherà i danni?». Adesso, ha spiegato sconsolata, «non posso più entrare e non mi hanno nemmeno avvisata mettendo un cartello sulla porta».

La mattina successiva è arrivata la conferma dell’ipotesi dell’errore dell’ufficiale giudiziario. La pittrice romana ha fatto chiamare il proprio avvocato in Tribunale. «Hanno ammesso lo sbaglio ha raccontato dicendo che è stato causato dalla numerazione civica sbagliata. È davvero assurdo – ha detto l’artista -, meno male che non è la mia abitazione principale, altrimenti come avrei fatto?». La stessa cosa se la sono chiesta anche i vicini di casa e tutti coloro che sono rimasti sbalorditi dalla vicenda.

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