A Roma arrivava ogni tipo di droga, già divisa in varie dosi, in modo da essere spacciata subito
La sede era un’abitazione a Berlino, da cui partiva tutto. Erano cinque i corrieri che si alternavano, rifornendosi di vari tipi di stupefacenti: cocaina, mefedrone, crystal, Lsd, marijuana, crack.
Tutta droga che poi veniva smistata e venduta a Roma e a Berlino. C’era un piano preciso da seguire, e le dosi venivano inserite in scatolette di tonno ben chiuse, integre, tanto da sembrare appena comprate al supermercato. L’inchiesta è durata sei mesi, con pedinamenti, intercettazioni. I corrieri erano tutti di Roma, giovani dai 25 ai 35 anni, che avevano organizzato un profittevole traffico di droga tra le due capitali.
Guadagni che sono proseguiti fino a martedì 30 agosto, quando i poliziotti, in un blitz, hanno posto fine al traffico illecito arrestando un trafficante appena arrivato a Fiumicino con un nuovo carico di “scatolette di tonno”.
Anche la polizia tedesca era sulle tracce dei trafficanti, ma a Berlino. Quello che aveva insospettito la polizia aeroportuale erano i viaggi assai frequenti dell’uomo finito in manette. I poliziotti hanno iniziato a monitorare i vari voli Roma-Berlino, avvisando i colleghi in Germania.
E poi hanno agito con un doppio blitz, occorso in tutte e due le capitali. Gli inquirenti raccontano che l’intento «era quello di costruire la fitta rete di scambi e risalire alla base operativa. Abbiamo incrociato dati e informazioni dal cellulare e dal pc. In una manciata di ore abbiamo ottenuto le conferme di quanto avevamo già tracciato e informato i colleghi tedeschi che hanno poi chiuso il cerchio delle indagini».
Il giovane arrestato a Roma si è beccato una denuncia per spaccio internazionale di droga, sequestrando le dosi trasportate. Il corriere aveva un carico contenente 500 g di acidi, 500ml di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, e grossi pacchi di crack. A Berlino, i poliziotti hanno invece posto sotto sequestro dosi di altri stupefacenti tra cui cocaina, mefedrone, crystal, lsd ecc.
In entrambi i casi, gli stupefacenti erano pronti per essere venduti. L’inchiesta non si è conclusa e gli inquirenti di Italia e Germania sono ancora al lavoro in merito. Sospettano infatti che vi siano altri corrieri implicati in questo giro. È anche spuntata un’altra ipotesi, ossia quella che il traffico di droga possa essersi esteso a Francia e Gran Bretagna.