Ora legale tutto l’anno per risparmiare sulle bollette: come salvare 500 milioni di euro. La proposta avanzata da Sima e l’appello al governo Draghi per un intervento immediato.
Ora legale sì, ora legale no. Nel 2018 la Commissione europea aveva proposto di porre fine ai cambi stagionali dell’ora, mentre nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione legislativa sull’abolizione dell’ora legale con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensione.
In Italia il tema non ha mai attirato particolarmente l’attenzione pubblica, a differenza dell’interesse invece mostrato principalmente dai paesi europei più a Nord. Ad oggi, con l’inflazione che dilaga e le tensioni geopolitiche che stanno facendo decollare i prezzi energetici, il tema è diventato più attuale che mai.
Il caro consumi e il nodo dei costi energetici finisce al centro dell’attenzione europea. Le filiere produttive energivore sono a rischio stop, mentre i prezzi (e le azioni) salgono alle stelle. I paesi europei hanno dunque scelto di applicare la linea della prudenza, che dunque correggere le abitudini dei cittadini così da risparmiare sui consumi e far arrivare a casa bollette meno care.
Ma pare che uno dei metodi effettivamente validi per contrastare il caro bollette, e per risparmiare in termini di risorse energetiche, sia anche quello di rimettere mano all’orologio. Ovvero, la Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha non a caso avanzato la proposta al governo di istituire l’ora legale tutto l’anno. Dalla sua, Sima sventola dei numeri evidenti – riportati da Terna. Nei primi 7 mesi del 2022, periodo in cui era appunto in vigore l’ora legale, sono stati risparmiati ben 420 milioni di kilowattora di energia elettrica. Un risparmio stimato a oltre 190 milioni di euro, e se allarghiamo la finestra al ventennio 2002-2021, il risparmio per i cittadini sale a oltre 1,8 miliardi di euro.
Come piega Alessandro Miani, presidente di Sima, “la politica discute di razionamenti del gas alle imprese, sabato in Dad per le scuole e riduzione della durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno, ma dimentica che già dal 2018 il Parlamento Europeo ha approvato con l’84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale”.
E in effetti, rimanere a tempo indeterminato con le lancette sull’ora legale permetterebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare in più tutti i giorni. Alla luce dei prezzi che il mercato dell’energia sta dettando a causa di conflitti e tensioni, si parlerebbe di un risparmio stimabile di circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio. “Per questo chiediamo al governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione”, ha poi incalzato Miani.
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