Google “presta” la sua AI al Fisco: servirà per stanare i proprietari di piscine non dichiarate ed altri lussi

Una nuova strategia di Google consisterebbe nel migliorare il suo algoritmo per scovare coloro che evadono il fisco, come anche altre persone che si dedicano ad alcune attività illecite da questo punto di vista. La sua idea pensiamo che sia geniale e che possa aiutare le forze dell’ordine, ecco perché parlarne non è sicuramente una perdita di tempo.

"Google ""presta"" la sua AI al Fisco: servirà per stanare i proprietari di piiscine non dichiarate ed altri lussi"
Sarà d’aiuto questo algoritmo, ne siamo più che certi – MeteoWeek.com

La Francia farà uso del servizio informatico di Google per risolvere i problemi legati al fisco, tant’è che fino ad ora pare che stia portando a dei risultati notevoli. Parliamo del software implementato da Google in collaborazione con Capgemini, il quale viene utilizzato per identificare le piscine nascoste all’interno delle proprietà dei cittadini d’oltralpe e non dichiarate. Il tutto ebbe inizio durante i lockdown, specie quando le persone erano costrette in casa nel pieno della diffusione del Covid-19.

Attualmente sono stati riscossi 10 milioni di euro, ma attenzione: non lo stiamo dicendo noi stessi. Sono stati messi a disposizione i dati forniti dalle immagini aeree, dal software e dal catasto che vengono incrociati per verificare l’eventuale presenza di piscine non denunciate, e presto lo stesso strumento sarà utilizzato pure per incastrare chi ha modificato l’abitazione senza permesso. Ne parla al riguardo pure Le Parision, Il Vice-Direttore generale delle finanze pubbliche Antoine Magnant: “Stiamo cercando in particolare estensioni delle abitazioni come le verande, ma dobbiamo essere certi che il software sia in grado di identificare le costruzioni di grande ingombro, e non la cuccia del cane o la casetta da gioco dei bambini“.

La grande utilità dell’algoritmo e il suo rafforzamento nel corso del tempo

"Google ""presta"" la sua AI al Fisco: servirà per stanare i proprietari di piiscine non dichiarate ed altri lussi"
l’IA di Google scoverà le piscine abusive – MeteoWeek.com

Con questa strategia sono riusciti a pirtare a galla ben 20.356 piscine non dichiarate o identificate, e pensare che per ora il software è stato impiegato solo in una parte molto ristretta della Francia. Una volta esteso, si stima che ci saranno almeno altri 40 milioni di euro in entrata nel solo 2023. Tuttavia, qualcuno afferma che il software di Google basato sull’intelligenza artificiale abbia un margine d’errore del 30%, troppo elevato per essere considerato affidabile.

Ecco perché dei pannelli solari sarebbero stati scambiati per piscine, mentre sarebbero sfuggiti pure degli abusi edilizi nascosti sotto gli alberi o all’ombra delle case. Ciò spiegherebbe come mai il software in questione non sia esattamente al massimo delle sue potenzialità: deve essere ancora affinato in sostanza. È probabile che ci vorrà del tempo prima che si raggiunga un buon punto di lavorazione, quindi non aspettiamoci dei grandi progressi fin da subito.

Ma l’attesa ripaga, e lo abbiamo potuto costatare dalle informazioni divulgate dalla Francia a seguito dell’impiego dell’algoritmo. La sua efficacia non deve essere sottovalutata e, come in alcuni casi, tutto ha bisogno del suo tempo per arrivare al completamento di un’operazione; sarà necessario aspettare dei mesi, se non degli anni addirittura, prima di quel momento fatidico, dunque attendiamo con pazienza e vediamo quali saranno i risultati che ci fornirà il programma a lungo andare.

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