La famiglia ha scelto il luogo dove si terranno i funerali dell’ambulante nigeriano brutalmente assassinato il 29 luglio scorso per punire un “affronto”.
Per dare l’ultimo saluto a Alika Ogorchukwu arriveranno in Italia anche i fratelli, in attesa del visto che dovrebbe arrivare a breve.
I funerali di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano di 39 anni ammazzato a mani nude nel centro di Civitanova Marche lo scorso 29 luglio, si celebreranno nel chiostro di San Domenico a San Severino Marche, in provincia di Macerata. Così ha deciso la famiglia per le esequie del proprio congiunto.
L’ambulante fu aggredito e ucciso dal trentaduenne Filippo Ferlazzo che intendeva vendicarsi per l’”affronto” subito dalla sua compagna. A far scattare la molla dell’aggressione una richiesta insistente di elemosina e uno strattonamento di Alika alla fidanzata Elena. Di lì a poco, senza che la donna si accorgesse delle intenzioni del compagno, si sarebbe consumata la tragedia costata la vita all’ambulante nigeriano.
Per il funerale di Alika Ogorchukwu c’è anche una data, non ancora definitiva. Per ora la cerimonia è prevista per il pomeriggio di sabato 10 settembre, alle ore 15:00.
Tra lunedì e martedì saranno rilasciati i visti ai fratelli di Alika, che devono arrivare dalla Nigeria per dargli un ultimo salute. Andranno poi informate Questura e Prefettura in maniera da garantire l’ordine pubblico.
“Questa mattina abbiamo inoltrato la richiesta alla proprietà della struttura – fa sapere all’ANSA l’avvocato Francesco Mantella che assiste la moglie e il figlio del nigeriano di 39 anni, assalito e ucciso a mani nude da Filippo Ferlazzo – che è l’Opera Pia. Attendiamo una risposta. Il plesso è adatto perché ha una corte esterna che può ospitare la cerimonia funebre e uno spazio interno per allestire una camera ardente con il feretro. Ci aspettiamo almeno 300 partecipanti tra la comunità nigeriana, i parenti e le autorità. La segreteria di Enrico Letta – spiega i legale – ci ha contattato perché vuole essere informato sulle esequie per partecipare e noi lo faremo. La moglie apre il funerale a tutti”.
Alika Ogorchukwu abitava da sei anni a San Severino con la moglie. La coppia aveva un figlio di otto anni. Il suo aggressore è finito in carcere per omicidio volontario aggravato e rapina. Il funerale sarà celebrato “in maniera sobria – spiega Mantella – con rito pentecostale accompagnato da canti e preghiere e finirà poi con un buffet perché in Nigeria è usanza per i funerali mangiare tutti insieme”. Il feretro del 39enne, alla fine della cerimonia funebre, sarà accompagnato fino al cimitero di San Severino dove avverrà la sepoltura.
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