In un’intervista, Giorgia Meloni spiega che se dovesse diventare presidente del Consiglio, non rinuncerebbe a fare la mamma:«Non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra, che ha 6 anni»
In un’intervista che uscirà sul prossimo numero di Chi, domani, mercoledì 31 agosto, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, spiega che nel caso in cui dovesse diventare presidente del Consiglio dopo le elezioni del prossimo 25 settembre, non rinuncerebbe mai al suo ruolo di mamma.
Meloni chiarisce infatti che «le donne si organizzano sempre. Basta guardare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi». Poi aggiunge:«Se diventerò premier, non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra, che ha 6 anni».
La leader di Fdi, parla anche dei suoi lati più personali, raccontando che talvolta si è sentita inadeguata, e ci sono giorno in cui «tutto mi sembra più grande di me. Ma sono un soldato, io, una combattente. Combatto e sono sicura che la gente ci seguirà. Verrà a votare».
Secondo Giorgia Meloni, sono due i modi per utilizzare il potere. Il primo è quello di dare l’esempio, il secondo di incutere timore. Meloni spiega di aver scelto di dare l’esempio:«Se ti chiedo di fare una cosa per me, vuol dire che io l’ho fatta già 20 volte».
La leader di Fratelli d’Italia è una delle poche donne che hanno ottenuto un ruolo di rilievo nel mondo politico, ed è certa che le donne di destra vedano «la parità come una sfida e non come una concessione. Noi sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente. Sto al gioco degli uomini e non ho mai accettato il principio di ricevere un trattamento diverso perché donna, perché voglio raggiungere i miei obiettivi grazie alle mie capacità e non per il genere».
Il pensiero di Meloni è che le donne abbiano capacità che le distinguono e che riescono a «differenziarsi». Nel caso in cui dovesse diventare premier, Meloni afferma che una delle prime cose su cui si metterà a lavoro saranno la crisi energetica e il costo del lavoro. Penserà inoltre ad adeguare l’assegno unico per la famiglia e la norma di bilancio.