Sospeso dal suo incarico, in via cautelare, Donatello Alberti, direttore della Croce Bianca dell’Emilia Romagna.
Su di lui ci saranno accertamenti per una dichiarazione choc sull’uccisione di Alessandra Matteuzzi, ammazzata martedì sera dall’ex compagno, il calciatore Giovanni Padovani.
Il direttore della Croce Bianca dell’Emilia Romagna Donatello Alberti, pochi giorni dopo la morte di Matteuzzi, aveva commentato la notizia su un social network. Aveva scritto, riferendosi alla 56enne uccisa: “Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”.
Sotto al post, poi, in breve erano apparsi molti commenti sdegnati soprattutto da parte di donne. Anche in quella circostanza però Alberti ha replicato dicendo: “Comportatevi più sobriamente come le nostre nonne e gran parte delle aggressioni saranno evitate”.
Croce Bianca: sospensione e provvedimento disciplinare
Successivamente Alberti ha rimosso il post, inclusi i commenti, spiegando di essere stato frainteso con un messaggio social. Ma la precisazione non è bastata a bloccare le reazioni.
Come riferisce il Corriere della Sera, la stessa associazione Croce Bianca ha immediatamente preso le distanze dalle sue dichiarazioni. Dario Marzola, il legale che rappresenta la Croce Bianca dell’Emilia Romagna, ha dichiarato: “Non va confuso l’operato di una cooperativa con l’azione di un suo singolo appartenente, che si assume le sue responsabilità“. Poi ha fatto sapere che, oltre alla sospensione, nei confronti di Alberti è stato attivato anche un procedimento disciplinare.
Le reazioni della politica
Non sono mancate neanche le reazioni da parte di alcuni esponenti politici. Fra i primi a intervenire, l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini: “Non esiste giustificazione alcuna per un atto così efferato e aberrante, che ha spento un’altra vita, piegato nel dolore un’altra famiglia e tutta la comunità cittadina – ha detto l’assessore – Sono degnato dalle parole di Donatello Alberti. Parole avvilenti, inaccettabili, prive di ogni rispetto nei confronti della donna, vittima dell’ennesimo femminicidio”.
Dopo aver a sua volta sottolineato che non c’è alcuna connessione fra la Croce Bianca e il Servizio Sanitario della regione Emilia Romagna, ha aggiunto: “A proferire quel commento, sprezzante e privo di umanità non è stata un’associazione, ma una persona: spero possa avere un sussulto di coscienza e dignità e chiedere scusa ad Alessandra”. Sull’episodio si è fatto sentire anche il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, che ha commentato sui social: “Questo signore deve solo vergognarsi. Una preghiera per la povera Alessandra, mai più questo orrore”.