La Cina è uno dei paesi maggiormente sviluppati dal punto di vista della tecnologia, e questo lo possiamo costatare sia per le innovazioni che portano che per le varie esportazioni di dispositivi elettronici che avvengono puntualmente. Tuttavia, pare che sia stato riscontrato un gravissimo problema non facilmente affrontabile e che potrebbe portare alla luce diversi dilemmi davvero complicati. Ma che cosa è successo, e come è accaduto?
La Cina può essere la nazione più sviluppata del mondo in ambito tecnologico, ma al momento non sembra essere così sicura dal punto di vista della protezione informatica. Infatti è stato registrato un nuovo caso di furto di dati personali dopo quello di due mesi fa, che pare avrebbe coinvolto addirittura 1 miliardo di cittadini in totale. Tuttavia, ora sembra che quel numero sia drasticamente diminuito, seppur la gravità del problema non risulti essere per nulla inferiore.
In tal caso è Shanghai ad essere stata vittima di questa situazione, come anche per le violazioni avvenute in passato. Attualmente è considerata come la più grave della storia della nazione, e se un mese fa l’autore della violazione aveva sottratto i dati dal database della polizia, in questo caso l’hacker ha sfruttato il sistema di tracciamento per il Covid-19 basata sul codice sanitario Suishenma adottato dalla città praticamente.
Avete capito bene: un esperto in materia ha voluto far uso di una tecnologia dedita alla protezione dei cittadini per compiere dei veri e propri attacchi informatici. Chiaramente è una di quelle situazioni da cui non è possibile uscirne facilmente, specie se continua a ripetersi puntualmente. Attualmente si sta cercando di scoprire chi sia il responsabile e come possa essere possibile arrestarlo, ma con le informazioni di cui sono in possesso adesso che cosa possiamo dire al riguardo?
L’intento di vendita dei dati ottenuti e il proseguimento delle indagini sull’hacker
Il nome dell’autore di queste incursioni informatiche è XJP, e nel corso del tempo sembra che abbia provato a vendere il pacchetto di dati contenente “tutti coloro che vivono o hanno visitato Shanghai dall’adozione di Suishenma” su un forum in rete per 4.850 dollari, ma senza alcun successo da quel che si è potuto vedere.. In seguito, ha deciso di abbassare ulteriormente il prezzo fino a 4.000 dollari, pubblicando come prova i dati di 47 persone estratti dalle informazioni sanitarie custodite nell’app Alipay con il quale si accede al sistema di tracciamento Suishenma.
Le informazioni, come è facilmente immaginabile, comprendono nomi, numeri di telefono e stato del codice sanitario, che può essere rosso, giallo o verde sulla base dei dati di viaggio e a seconda della probabilità di contrarre il virus. Ora come ora solo 11 delle 47 vittime hanno confermato di essere presenti nella lista pubblicata dall’hacker, due di queste hanno pure affermato che parte dei dettagli risulterebbero essere sbagliati o non appropriati. Tenete a mente che le autorità non hanno ancora rilasciato comunicati ufficiali sull’accaduto, quindi è una vicenda in continua evoluzione.