Tragico incidente a Torino dove un 70enne ha perso la vita in un modo davvero terribile. È infatti rimasto intrappolato con un braccio nella porta del bus
Un uomo di 70 anni, Giuseppe Pesce, è rimasto incastrato nella porta del bus che poi lo ha travolto inesorabilmente dopo averlo anche tirato dietro di sé per dei metri.
Il tragico episodio è occorso ieri, mercoledì 24 agosto a Torino. L’allerta è partita verso le ore 11, quanto il bus 14 della Gtt stava marciando si via Artom, in una zona periferica del capoluogo piemontese, quando ha rallentato dalle parti di una fermata per far sì che i passeggeri potessero scendere.
Tra le persone che dovevano scendere dal mezzo c’era pure Giuseppe Pesce, 70 anni, argentino di origine, che camminava con una stampella e forse per questo motivo ha messo qualche attimo in più a scendere dal veicolo. Questo è evidente perché forse l’autista non si è reso conto che il 70enne non aveva portato a termine la discesa dal mezzo, e ha quindi ripreso la marcia.
Purtroppo, l’anziano, mentre scendeva dal bus, è rimasto incastrato con un braccio nella porta che ormai si era chiusa del bus che così ha ripreso a viaggiare. Quello scatto lo ha fatto finire al suolo, mentre l‘autobus lo ha investito e ucciso, trascinandolo dietro di sé per alcuni metri.
Una tragedia a cui hanno assistito diverse persone che si trovavano in loco mentre il conducente del bus si è fermato alla fine, dopo aver realizzato che c’era qualcosa che non era a posto, scoprendo quindi la terribile fine dell’anziano.
Nonostante l’arrivo dei sanitari per cercare di rianimare il 70enne, tutto si è rivelato inutile, e l’uomo ha perso la vita poco dopo che i soccorritori erano giunti in loco.
La polizia locale, inoltre, si è occupata di tutti i rilievi del caso e ha anche provveduto a sentire le testimonianze delle persone che erano presenti al momento della tragedia. Hanno anche provveduto alla verifica di quanto ripreso dalle videocamere di sicurezza che si trovano a bordo del bus.
Secondo quanto riporta Repubblica, un testimone avrebbe asserito che dopo che l’uomo era rimasto incastrato con il braccio nelle porte del bus, ha cercato di urlare e colpire il vetro del mezzo pesante con la stampella, «ma l’autista è ripartito».