Ragazza di 18 anni non vuole fare sesso: lui, 31 anni, la strangola

La ragazza aveva incontrato il 31enne, che tra l’altro era già fidanzato e papà di una bimba, in discoteca. Alcune ore più tardi l’hanno rinvenuta senza vita nel fiume

È un tragico destino quello che ha colpito la 18enne Lily Sullivan, uccisa a Pembroke, in Galles. Un uomo di 31 anni, Lewis Haines, è accusato di averla assassinata, strangolandola, perché la ragazza si era rifiutata di fare sesso con lui.

Lily Sullivan-meteoweek.com

Lily e Lewis si erano conosciuti lo scorso dicembre in una discoteca, quando l’uomo le ha chiesto di restare un po’ soli e dato che lei aveva rigettato la proposta, lui l’avrebbe assassinata, mentre la madre della diciottenne era fuori dal locale, in attesa che la figlia uscisse.

La mamma, infatti, fortemente in ansia per sua figlia, l’aveva chiamata circa 30 volte. Nel giugno scorso, il 31enne, pressato dagli investigatori, ha confessato l’omicidio della ragazza ma ha rigettato l’accusa di aver avanzato richieste sessuali, come movente del delitto.

Il movente dell’omicidio

Lily e Lewis-meteoweek.com

Eppure, il magistrato crede che il 31enne abbia deciso di soffocare la ragazza per evitare che rivelasse l’approccio sessuale dell’uomo nei suoi confronti e il fatto che tutti e due avessero bevuto parecchio. «Lily ha superato di due o tre volte il limite di alcolici e il signor Haines lo ha superato tre volte», ha spiegato il magistrato durante il processo, «nonostante un certo grado di intimità tra loro, sono altrettanto sicuro che non sia passato al rapporto sessuale, perché Lily non voleva che accadesse».

Alcune ore più tardi, la polizia ha rinvenuto il cadavere della 18enne in un fiume, senza top, tra le sterpaglie site nei dintorni. Il giudice pensa che il top sia stato tolto alla ragazza contro la propria volontà.

Haines ha confessato di aver soffocato la diciottenne nel momento in cui lo ha minacciato di raccontare alle persone che lui era uno stupratore. In quel frangente, infatti, per la testa dell’uomo è passato un senso di vergogna molto forte, immaginando che sua figlia avrebbe provato rigetto e vergogna verso di lui, e la sua fidanzata lo avrebbe mollato.

A quel punto, preso dalla rabbia al solo ipotizzare questi contesti, dapprima l’ha colpita iniziando a riempirla di feroci pugni, poi l’ha soffocata, e infine ha gettato il cadavere nel fiume Mill Pond.

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