È giallo per la morte, nella notte di lunedì, di un giovane di 29 anni precipitato dal quarto piano di un edificio a Livorno.
Per gli amici è stato picchiato e lanciato giù, ma gli inquirenti seguono la pista del gesto volontario.
Sono ancora in corso le indagini sulla morte di Denny Magina, il ventinovenne morto nella notte tra domenica e lunedì scorsi dopo essere precipitato dal quarto piano di uno stabile di via Giordano Bruno a Livorno. La pista principale seguita dagli inquirenti sembra quella del suicidio. Un gesto volontario, dunque. Gli inquirenti hanno resto noto, pur nel massimo riserbo sulle indagini, che attualmente “non vi è alcuna indagine aperta per omicidio”.
Il giovane è stato trovato agonizzante, riverso sull’asfalto verso le 3 del mattino di lunedì 22 agosto dopo la caduta dal quarto piano. A avvertire i soccorsi sono stati alcuni abitanti del luogo dopo aver avvertito il tonfo. Malgrado i soccorsi della Svs Denny è morto qualche ora dopo essere stato trasferito in ospedale. L’appartamento da cui è precipitato il ventinovenne è una casa occupata dove, hanno riferito i vicini, “c’è sempre un grande via vai di gente”.
Gli inquirenti seguono la pista del gesto volontario
Gli amici di Denny sono convinti che il giovane non si sia suicidato. Sostengono anzi che lo abbiano picchiato prima di morire precipitando dal quarto piano di un edificio. Forse spinto quando non addirittura “lanciato dai suoi assassini”.
Gli inquirenti al momento sembrano però aver accantonato questa ipotesi. In attesa dei risultati dell’autopsia stanno “procedendo con gli accertamenti per chiarire le cause di una morte che potrebbe essere accidentale o determinata da un gesto volontario”. Sotto sequestro l’appartamento dal quale Denny è precipitato nel cortile. Di fondamentale importanza saranno i rilievi per cercare di comprendere cosa sia successo quella notte.
Per gli amici è stato un omicidio
Gli amici del 29enne scomparso continuano invece a escludere la pista del gesto volontario. E affermano al contrario che la morte di Denny non è “la conseguenza di un gesto disperato” e si dicono convinti che “qualcuno lo abbia spinto già da quella finestra al quarto piano”.
Nel frattempo oggi, nella stessa strada in cui è stato ritrovato il corpo senza vita del giovane 29enne è apparso uno striscione che recita: “Denny sempre con noi, che giustizia sia fatta”. C’è da segnalare anche un altro fatto: l’esplosione di una bomba carta ha incendiato un camper nel quartiere. Non si escludono collegamenti coi fatti di lunedì notte. Aperto su Facebook il gruppo “Giustizia per Denny”.