Giovanni Padovani e il delitto di Alessandra Matteuzzi: vite parallele sui social e rari incontri

La storia tra il calciatore Giovanni Padovani e la sua vittima Alessandra Matteuzzi, assassinata lo scorso 23 agosto, era iniziata l’anno scorso, nel 2021

Se si guarda ai profili social di Giovanni Padovani, 27 anni, calciatore, e di Alessandra Matteuzzi, 56 anni, vittima del calciatore, che l’avrebbe massacrata di bastonate e martellate
lo scorso 23 agosto, salta all’occhio il fatto che avessero vite parallele.

Giovanni Padovani, Alessandra Matteuzzi-meteoweek.com

Due esistenze, quelle di Padovani e Matteuzzi, che sui social erano molto raccontate tramite foto, anche se non avevano neanche una foto assieme. E sui social i due si erano incontrati, l’estate scorsa. La loro era una relazione aperta, come dicono amici e sorella, quel tipo di rapporto in cui non dovrebbe esserci gelosia possessiva.

Giovanni Padovani era un calciatore che militava con la Sancataldese in serie D e in passato aveva militato con il Giarre e il Troina. Come semiprofessionista, sembrava che fosse pronto per un passo avanti, in serie C, tant’è che il Carpi lo aveva notato come difensore.

Oltre alla passione per il calcio aveva anche quella della moda e dell’ambiente dello spettacolo. Alessandra, la vittima, lavorava nell’ambito della moda da molto tempo, come rappresentante per uno showroom. I due si incontravano nei momenti in cui potevano, al punto che lui si divideva tra la Sicilia, Senigallia (città da cui proviene) e Bologna.

Per un breve periodo, i due avevano convissuto. Alessandra, nel frattempo, aveva dovuto affrontare due lutti importanti, le morti del padre e della madre. Per i due la differenza di età non sembrava essere un ostacolo. Padovani sembrava vivere delle inquietudini, come se stesse cercando altro oltre al suo mestiere di calciatore. Teneva molto al proprio fisico, postava foto di lui in sequenza in costume da bagno, link di aziende di casting.

Non c’era nessun segnale che avrebbe fatto pensare al dramma che poi si è consumato. Nel novembre dello scorso anno, aveva anche pubblicato il seguente post:«Stop alla violenza sulle donne».

In apparenza, nulla avrebbe fatto presagire la tragedia. L’ultimo post da lui pubblicato, un paio di giorni fa, era un’auto che marciava in autostrada, ossia proprio quando è rientrato dalla Sicilia. Sabato aveva disertato l’incontro della Sancataldese contro il Catania.

La società ha puntualizzato:«Avevamo intuito che non era sereno. Spesso si isolava e sabato ha lasciato improvvisamente il ritiro. Lunedì ci ha contattato chiedendo di rientrare in squadra. Ma è grave che sia andato via senza spiegazioni. Non lo abbiamo più reintegrato, comunicandogli che poteva cercarsi una nuova società».

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