Giuseppe Colaiuda, 54 anni, era assistente capo della Polizia penitenziaria e lo hanno investito e ucciso a Scoppito (L’Aquila).
Tragico incidente per l’agente capo della Polizia penitenziaria Giuseppe Colaiuda, 54 anni. L’uomo è stato investito e ucciso da un pirata della strada a Scoppito (L’Aquila).
I carabinieri, in breve tempo, sono riusciti a prendere l’uomo alla guida del mezzo che ha investito l’agente, e che se l’era data a gambe dopo aver travolto il 54enne. Il responsabile sarebbe un uomo di 42 anni di Sassa, che ha già dei precedenti per droga, sia per consumo, sia per spaccio.
I carabinieri sono riusciti a bloccarlo poco dopo che si era verificato il tragico sinistro stradale. L’uomo verrà sottoposto a tutti i controlli del caso, il cui scopo è scoprire se mentre stava guidando l’auto, aveva assunto o meno alcolici oppure sostanze stupefacenti.
L’incidente ha avuto luogo dopo le ore 22. Colaiuda è stato travolto dalla macchina guidata dal 42enne di Sassa, mentre si trovava a piedi ed è deceduto subito, a causa delle forti lesioni riportate. Il 42enne si era poi dileguato in un batter d’occhio.
In loco sono sopraggiunti i carabinieri di Sassa per eseguire i primi accertamenti. Sono intervenuti anche i sanitari che purtroppo hanno solo potuto confermare il decesso del 54enne. L’inchiesta è partita immediatamente per acciuffare il responsabile e consegnarlo alla giustizia, osservano, in particolare, le videocamere di sicurezza presenti in strada.
Grande choc per la comunità. L’assistente capo Colaiuda era un uomo con parecchie passioni, tra cui quella che lo legava alla montagna. Era un uomo assai stimato. Il dramma occorso richiama quanto occorso l’8 marzo 2021, quando un sinistro stradale con modalità molto simili, era avvenuto sulla statale 80, dove era deceduto un uomo di 61 anni, Emilio Ciammetti, finanziere pensionato, facente parte del soccorso alpino che era da poco uscito da un negozio.
Anche in quella situazione, il conducente della macchina, un uomo di 43 anni che aveva precedenti, aveva travolto il 61enne e lo aveva ucciso, per poi fuggire. Ma i militari lo aveva rintracciato in un lasso di tempo breve, fermandolo il giorno successivo.
Quel decesso aveva anche lasciato scioccata la comunità, perché era un uomo apprezzato soprattutto in quanto soccorritore nelle aree montuose, in particolare, autore di tutta una serie di soccorsi che avevano portato a salvare escursionisti.