La donna assassinata aveva 56 anni. Lo stalker le ha usato violenza con una serie di oggetti acuminati in via dell’Arcoveggio, a Bologna.
Una donna di 56 anni ha subìto un’aggressione letale da un uomo che da tempo la perseguitava. La tragedia è occorsa ieri sera, martedì 23 agosto, in una zona periferica di Bologna, via dell’Arcoveggio.
Il killer avrebbe ucciso la 56enne servendosi di una mazza e altri oggetti acuminati. Il delitto, da quanto si apprende dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stato commesso da un giovane italiano di 27 anni, che da diverso tempo infastidiva la donna e che i poliziotti avrebbero fermato dopo il delitto.
Dalle notizie sinora pervenute, il femminicidio avrebbe avuto luogo sotto l’abitazione della donna. Il presunto killer è un uomo che, da quanto si è potuto capire, aveva già avuto una denuncia da parte della 56enne, per l’appunto, per atti persecutori, stalking.
Il magistrato aveva anche disposto che l’uomo non si sarebbe dovuto avvicinare alla donna, ma a quanto pare tale disposizione sarebbe stata violata. Il presunto assassino avrebbe infatti aspettato la donna sotto la sua abitazione e una volta che la donna è sopraggiunta, l’avrebbe assalita violentemente, arrivando a massacrarla con una mazza e con tutta una serie di oggetti contundenti.
La vicenda
Il tragico episodio si è verificato ieri, martedì 23 agosto, verso le ore 21. Sandra, 56 anni, sarebbe rientrata a casa e trovato l’uomo sotto la sua abitazione, gli avrebbe intimato di allontanarsi, ma lui, per tutta risposta, avrebbe reagito assalendola. Un residente dello stesso condominio in cui abitava la vittima, ha sentito le urla disperate della donna e ha subito ha chiamato la polizia.
Purtroppo, però, quando le forze dell’ordine sono arrivate in loco, per la donna non c’erano più speranze. L’hanno infatti rinvenuta a terra, senza vita, con una ferita alla testa.
Come riporta una vicina di casa al quotidiano Il Resto del Carlino, la 56enne Sandra, le aveva chiesto un favore:«Se suona quel ragazzo, per favore non gli apra. Quando ieri sera l’ho visto qui sotto casa, sono entrata e ho chiuso la porta perché non entrasse. Ultimamente era diventato molto insistente».
Da quanto ha rivelato la vicina di casa, ieri sera, verso le ore 19, il giovane sarebbe già stato sotto l’abitazione ad attendere quella che poi è divenuta la sua vittima. La vicina ha chiosato spiegando che la 56enne tentava di parlare con lui, tranquillizzarlo, ma non gli consentiva di salire in casa.