Il carabiniere, originario di Pescara ma residente a Noale, si trovava in vacanza a Cuba dove era giunto lo scorso 15 agosto
Germano Mancini, 50 anni, si trovava in vacanza a Cuba, dove era giunto lo scorso Ferragosto. Mancini aveva ricevuto l’incarico da circa due mesi come comandante della stazione dei carabinieri a Scorzé (Venezia).
L’uomo era in vacanza con alcuni amici, ed era originario di Pescara ma viveva a Noale (Venezia). Ha poi contratto il vaiolo delle scimmie, come riporta Il Gazzettino, sentendosi male lo scorso 18 agosto. La notte scorsa ha avuto una crisi respiratoria e purtroppo gli è stata letale, non ce l’ha fatta.
Il 20 agosto scorso, il ministero della Salute di Cuba aveva fatto sapere di aver appurato il primo caso certo di contagio da vaiolo delle scimmie, spiegando che un «un turista italiano aveva ricevuto una diagnosi di vaiolo delle scimmie, e si trovava in condizioni critiche, in un ospedale della capitale».
Sempre nella nota, le autorità asserivano che l’uomo rischiava la vita. Mancini e i suoi amici avevano soggiornato in un B&B.
I messaggi d’affetto sui social per il carabiniere scomparso
Tanti i messaggi affettuosi che nelle ultime ore gli utenti stanno lasciando sui social, soprattutto amici del 50enne. In molti lo descrivono come «una persona speciale, un grande amico». Un’amica di lunga data, con commozione scrive una dedica per Mancini:«Gli piaceva stare in compagnia, era solare e buono, pronto ad aiutare. Tra di noi c’era un affetto sincero, un legame difficile da trovare».
Mancini da diverso tempo aveva il desiderio di trascorrere le vacanze a Cuba. Era arrivato in loco il 15 agosto scorso, con due suoi amici, perché voleva passare una settimana in relax. Purtroppo, però, il destino è stato infausto. L’amica scrive: «Mi ha scritto che aveva la febbre, poi non ho più ricevuto i suoi messaggi. Giovedì ho saputo che era in ospedale, dopodiché la situazione si è aggravata ed è andato in terapia intensiva».
In breve tempo, il 50enne ha perso la vita. L’amica di Mancini spiega che l’uomo non avesse patologie pregresse, né che prendesse medicinali. Mancini, di Pescara ma residente a Noale da più di 20 anni, aveva un figlio. L’amica chiosa dicendo:«Una bella persona, sia con la divisa che senza. Ci frequentavamo assiduamente, uscivamo in compagnia e l’anno scorso abbiamo trascorso assieme le ferie in Puglia. Il mare era una delle passioni che ci accomunavano, così come il buon cibo e la musica».