La fidanzata del 30enne morto per recuperare il telefono: “Mi augurano di fare la fine di Andrea”

La fidanzata del 30enne morto per recuperare il telefono: “Mi augurano di fare la fine di Andrea”. Presa di mira dagli hater la 27enne, inondata di insulti e costretta a bloccare i profili. “Mi chiamano assassina”.

Nel pomeriggio del 20 agosto scorso, Andrea Mazzetto è morto dopo essere caduto in un dirupo da un massiccio sulla Val d’Astico, a Rotzo, sull’Altopiano di Asiago (provincia di Vicenza). È precipitato nel vuoto dopo uno spaventoso volo di cica duecento metri, sotto lo sguardo atterrito della fidanzata che si trovava con lui.

Stava cercando di recuperare il suo telefono – e non quello della sua ragazza, come si era inizialmente ricostruito. Ma si è sporto troppo avanti nel precipizio, perdendo l’equilibrio e finendo tragicamente di sotto. Dopo la terribile tragedia, sono divampate immediatamente le polemiche sul profilo Instagram della ragazza, presa di mira dagli hater. Tra chi critica la vicenda, chi il modo di agire della giovane – che avrebbe postato sui social l’ultima foto scattata assieme ad Andrea, poco prima che morisse – chi la insulta, e chi anche la minaccia di morte.

Gli hater contro la ragazza: “Dovevi morire tu”

Sara Bragante è la fidanzata 27enne di Andrea, morto dopo essere precipitato nel dirupo nel tentativo di recuperare il cellulare caduto dallo sperone “Altar Knotto”. Dopo la tragedia che ha sconvolto la sua vita e quella di tutti gli affetti del giovane 30enne, la ragazza è stata costretta a chiudere i suoi profili social, dopo essere stata presa di mira dai leoni da tastiera.

In un’intervista al Corriere della Sera, la ragazza ha raccontato: “Mi augurano di fare la fine di Andrea. Uno sconosciuto su Instagram ha rubato alcune mie foto e ne ha fatto una storia titolandola: ‘Assassina‘”. Mentre tra i commenti c’è chi le scriveva “dovevi morire tu”, “spero pubblicherai i selfie dal funerale del tuo fidanzato”, “è tutta colpa tua”, e ancora “è morto perché lei non riesce a stare senza telefono”.

La giovane, che ha visto morire il suo fidanzato davanti ai suoi occhi, ha poi spiegato gli attimi prima di quella terribile tragedia. “Dopo aver scattato la foto si è avvicinato per mostrarmela: ero pallida in volto. Le gambe mi tremavano, e in quel momento ho avuto un giramento di testa per le vertigini: ho rischiato di perdere l’equilibrio e Andrea mi ha afferrato la mano lasciando cadere il telefonino che è finito di sotto, tra i cespugli”.

Sarebbe stato dunque per aiutare la fidanzata, che il 30enne avrebbe fatto accidentalmente volare di sotto il telefono. Telefono che, però, doveva assolutamente recuperare. “Mi ha detto: ‘Lì c’è tutto il mio lavoro: le fatture, i documenti dell’azienda. Devo recuperarlo. E ha iniziato a scendere”, ha infatti proseguito la ragazza. Che ha poi aggiunto: “La roccia si è sgretolata ed è scivolato. In realtà è un volo di pochi metri ma, finendo sullo spiazzo ai piedi della roccia, è subito rotolato in avanti, verso il baratro. L’ho sentito gridare. Ed è sparito. Dicono si sia cacciato in quella situazione per non perdere i selfie, ma è una bugia“.