Patrizia De Blanck, il racconto choc: “Così il Diavolo voleva impossessarsi della mia anima”

Il rapporto che ognuno di noi ha con la fede è molto personale. C’è chi crede nell’esistenza di Dio; chi non ci crede; chi non è in grado di comprendere e chi, invece, è del tutto estraneo a tale argomento. La contessa Patrizia De Blanck, ad esempio, ha un rapporto molto forte con la religione, ed è stato proprio grazie alla preghiera che, alcuni anni fa, è riuscita a combattere le minacce del diavolo.

La contessa De Blanck, oltre a essere una nobildonna italiana, figlia dell’ambasciatore di Cuba Guillermo De Blanck y Menocal, e nipote del terzo presidente di Cuba Mario García Menocal, è anche una celebrità del mondo dello spettacolo. Nel corso della sua carriera, infatti, Patrizia ha preso parte a diversi programmi televisivi: dai varietà, fino ad arrivare ai più recenti talk e reality show.

Ricorderete tutti, senza dubbio, la presenza della De Blanck in qualità di opinionista a Domenica Live e Pomeriggio Cinque, e la sua partecipazione a due dei reality più seguiti della tv: L’isola dei famosi e il Grande Fratello Vip 5. La contessa, oltre a portare avanti la sua carriera di donna di spettacolo, nel corso della sua vita ha anche dato spazio all’amore. Dal suo matrimonio con il console di Panama Giuseppe Drommi, infatti, è nata la sua unica figlia, Giada De Blanck, anche lei conosciuta per aver lavorato in tv.

Patrizia De Blanck ha avuto una vita piena, ricca di avvenimenti che l’hanno segnata in maniera permanente, come l’incontro, avvenuto a metà degli anni Novanta, con il diavolo, e le minacce da esso ricevute. Ecco, a tal proposito, il racconto della contessa.

Patrizia De Blanck e l’incontro con il diavolo

Nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Di Più, Patrizia De Blanck si è lasciata andare a un racconto molto particolare, riguardante un incontro di natura demoniaca avuto a metà degli anni Novanta. La contessa, in tale occasione, ha rivelato che all’epoca teneva in casa una piccola statua di Budda della quale iniziò a notare degli spostamenti improvvisi, nonostante né la donna di servizio né Mino, il suo fidanzato dell’epoca, l’avessero toccata: “A un certo punto sentii una voce stentorea che mi chiamava. Ero convinta fosse Mino, e invece proveniva dal piccolo Budda. Parlava con un linguaggio antico. Solo con il tempo capii che era il diavolo che voleva impossessarsi della mia anima attraverso quella statuina”.

Trovare aiuto nella preghiera e nella fede

Sempre nell’intervista precedentemente citata, Patrizia De Blanck ha rivelato di aver subito anche delle minacce: “‘Se non cedi, se non ti sottometterai a me, il tuo cane farà una brutta fine, lo ammazzerò’. E in effetti, giorni dopo il mio cane cadde da un’impalcatura e si sfracellò al suolo. A quel punto iniziai a combattere il diavolo con la forza delle preghiere, con il sostegno di Dio”.

Ed è stato proprio grazie alla fede riposta in Dio che il diavolo, dopo alcuni tentativi, smise di cercarla.

Gestione cookie