In 5 finiranno sotto processo per commenti su Fb su campo rom

Sono cinque gli imputati per aver fatto dei commenti sulla piattaforma social Facebook, in merito a un campo rom. 

Cinque persone sono imputate per propaganda e istigazione a delinquere per via di una serie di commenti fatti sulla piattaforma social Facebook contro i rom che si trovano nel campo di Castel Romano.

computer-meteoweek.com

Ai cinque imputati, da quanto riporta Latina Oggi, imputati che hanno un’età compresa tra 53 e 72 anni, e che vivono tutti tra Sermoneta, Sezze e Latina, la procura ha aggiunto anche un’altra contestazione, ossia l’odio razziale come aggravante, e ha ordinato il processo per le suddette persone.

Tra i messaggi d’odio postati c’erano:«Bruciatelo», «Buttate del napalm, via tutti». Tali commenti erano postati sotto alla notizia che non era avvenuto lo sgombero del Campo Rom.

I suddetti commenti, che sono al centro delle indagini portate avanti al pm Claudio De Lazzaro, risalgono al luglio 2020, quindi a un paio di anni fa e sono stati postati, per l’esattezza, sotto alla notizia del sopraccitato campo nomadi che affianca un lato della Pontina, non lontano dalla Capitale.

La notizia era stata postata su un gruppo denominato “Latina Degrado Urbano”. Il fatto che lo sgombero di questo campo rom non si fosse verificato, aveva scatenato commenti da parte dei cinque imputati, accusati di aver utilizzato un linguaggio insultante che poi è stato anche aggravato dall’odio razziale. Nell’ordinanza è scritto che l’accusa è di aver «propagandato idee fondate sulla superiorità e anche l’odio razziale ed etnico». 

La prima udienza di questo processo avrà luogo il prossimo anno, ossia il 12 maggio 2023.

Il campo nomadi di Castel Romano verrà chiuso

Da quanto si apprende, il Campo rom di Castel Romano sarà chiuso, come prevede il progetto del Comune di Roma, ma per farlo saranno impiegati ancora alcuni mesi. Lo sgombero, infatti, dovrebbe essere terminato nel mese di novembre, secondo quanto deciso in Campidoglio, al termine di una gara d’appalto.

Quest’ultima, avrebbe lo scopo di «sostenere i percorsi di inclusione sociale della popolazione presente nel villaggio attrezzato». Ergo dopo lo sgombero, il Comune ha previsto una ricollocazione di coloro che abitano il campo nomadi, che attualmente sono 570, per un totale di 128 famiglie.

 

Gestione cookie