Secondo l’ipotesi più accreditata si tratta di un attentato che aveva per bersaglio il padre, il politologo russo Alexander Dugin.
Anche lui avrebbe dovuto trovarsi sul veicolo saltato in aria, ma all’ultimo momento è salito su un’altra auto.
Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, l’ideologo che la ispirato la politica del presidente russo Vladimir Putin, è morta sabato sera alla periferia di Mosca. L’auto su cui viaggiava è saltata in aria nei pressi del villaggio di Bolshiye Vyazemy.
Anche in mancanza di conferme ufficiali, l’episodio appare chiaramente un attentato. A saltare in aria la Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre di Darya, 30 anni. L’auto è esplosa mentre percorreva un’autostrada alle porte della capitale russa.
Alcuni video pubblicati in tarda serata sui social mostrano l’auto in fiamme sul ciglio della strada. In uno di questi si vede anche Alexander Dugin sul posto coprirsi il viso in segno di disperazione. L’esplosione dovrebbe essere avvenuta verso le 22 (ora di Mosca) sull’autostrada Mozhayskoye, poco distante dal villaggio di Bolshie Vyazemy. I rottami dell’auto si sono sparsi lungo la carreggiata.
Inizialmente la polizia propendeva per lo scoppio di una bombola a gas. Ma poi si è fatta strada la pista di un ordigno esploso a bordo dell’auto. Stando ai media russi Darya Dugin sarebbe stata “fatta a pezzi” nell’esplosione del veicolo.
La pista del complotto per uccidere l’ideologo di Putin
Ma secondo le ipotesi più accreditate il vero obiettivo dell’attentato sarebbe stato proprio Dugin. Ma all’ultimo istante l’ideologo non è salito sulla macchina con la figlia, bensì in un’auto che seguiva quella di Darya. Un fatto che spiegherebbe la sua presenza sul luogo dell’esplosioni pochi istanti dopo lo scoppio. La morte di Darya Dugina è stata confermata dal leader della repubblica separatista del Donetsk, Denis Pushilin, che ha incolpato dell’attentato a «terroristi legati al regime ucraino».
Alexsandr Dugin, noto per essere il principale sostenitore delle teorie eurasiatiste, secondo le quali esisterebbe un’area comune detta «Eurasia», che comprende Europa e Russia che si deve contrapporre agli Usa, è considerato uno degli ideologi più vicini a Putin. Per Dugin, sostenitore dell’invasione dell’Ucraina, il ruolo di Mosca è allontanare i paesi europei dagli Stati Uniti. Per queste sue posizioni da anni è oggetto di sanzioni da parte di alcuni governi occidentali. Come ad esempio quelli di Usa e Canada.
Anche Darya Dugina condivideva le posizioni eurasiatiche del padre. Nel 2015 si era laureata in filosofia a Mosca e si stava affermando come analista geopolitica, sulla scia del padre, diventando una anchor woman del canale tv dell’oligarca Konstantin Malofeev. Il 4 giugno scorso anche lei era finita nella lista delle persone sanzionate dal governo del Regno Unito in quanto propugnatrici dell’invasione russa dell’Ucraina.
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— World conflicts Monitoring Center (@WorldBreakingN9) August 20, 2022