Un orribile delitto avvenuto a Giffoni Valle Piana, nel Salernitano: un uomo viene ucciso e fatto a pezzi davanti al figlio più piccolo.
La sua scomparsa era stata denunciata alla fine di luglio. Ma al termine delle indagini dei carabinieri è emerso uno scenario che lascia esterrefatti.
Avevano denunciato la sua scomparsa a fine luglio. Ma lui, Ciro Palmieri, era già morto. È il quadro emerso dalle indagini della Procura di Salerno. Un quadro che, dopo due settimane di indagini dei carabinieri, fa gelare le vene ai polsi.
Il 30 luglio la moglie di Ciro Palmieri, panettiere nel paese vicino, Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno, si era recata in lacrime alla stazione dei carabinieri di Giffoni Valle Piana, per chiedere aiuto: «Mio marito è scomparso», aveva raccontato loro.
Ma alla fine delle indagini i militari hanno scoperto che a uccidere Ciro Palmieri era stata proprio la moglie, assieme a due dei tre figli, uno di vent’anni e l’altro appena quindicenne. Che dopo il delitto si sono liberati del cadavere lanciandolo in un dirupo. Il tutto sotto gli occhi del terzo figlio della coppia, di soli undici anni. I tre adesso si trovano in stato di fermo. Sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere.
Il video del delitto manipolato dai familiari della vittima
I militari hanno raccolto le prove, e soprattutto le immagini del raccapricciante delitto, grazie alle telecamere di sorveglianza interna della casa dove si è consumato il fatto di sangue. I familiari di Palmieri avevano sovrascritto il video, ma i carabinieri sono riusciti a recuperare le immagini originali. Che sono apparse agghiaccianti. Nell’abitazione era scoppiata una violenta lite. Contro Ciro Palmieri si è scagliata prima la moglie, dopo di lei i due figli che impugnavano più coltelli. Lo hanno colpito più volte, con violenza cieca, assestandogli molte coltellate anche quando era a terra, già esanime. Una scena avvenuta sotto lo sguardo del figlio più piccolo, di appena undici anni.
Il cadavere smaltito a pezzi in una gola
Dopo aver consumato il delitto, agli assassini rimaneva un problema: occultare il cadavere dell’uomo. Il corpo era troppo grande e pesante per poter essere trasportato di peso. Così hanno pensato di farlo a pezzi. Gli hanno amputato una gamba, chiudendola poi in una grande busta di plastica, per buttarla successivamente in un dirupo sulle montagne vicino Giffoni.
Sempre nello stesso posto, infine, hanno gettato la parte rimasta del cadavere. Nella gola che i tre fermati hanno indicato come la zona dell’occultamento, adesso i carabinieri stanno cercando i resti del cadavere di Ciro Palmieri.