L’aumento dei prezzi del gas sta mettendo in difficoltà milioni di persone e, secondo le previsioni di Gazprom, la situazione è destinata a peggiorare.
Sono diversi i fattori che hanno contribuito all’aumentato repentino dei prezzi del gas. Milioni di famiglie, attualmente, sono in difficoltà a causa dell’improvvisa impennata dei costi. Secondo le previsioni, la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi mesi. L’avvertimento è arrivato anche da parte della multinazionale russa Gazprom.
La guerra tra Russia e Ucraina è sicuramente uno dei fattori che ha contribuito all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime ma non è l’unico. All’invasione russa dell’Ucraina dobbiamo aggiungere l’emergenza climatica che, negli ultimi anni, si sta facendo sempre più drammatica.
Basti pensare alle temperature da record di questi mesi e alla siccità che ha colpito diversi territori. Come risultato, il prosciugamento dei fiumi va ad ostacolare il corretto trasposto dei combustibili fossili (come il carbone). In Germania, ad esempio, nelle scorse settimane si è prosciugato il fiume Reno, il principale corso d’acqua per il trasporto di carburante dell’Europa occidentale.
La conseguenza è l’aumento della quantità di gas utilizzato in sostituzione dei combustibili, che si unisce ad un aumento della domanda legato all’uso sempre maggiore di climatizzatori in quest’estate bollente (in tutti i sensi). Un aumento che va di pari passo con la diminuzione dell’offerta di gas da parte della Russia.
La crisi energetica e le previsioni per il futuro
La Russia si è ritrovata ad affrontare una crisi energica molto prima che Putin decidesse di invadere l’Ucraina. La pandemia di Covid-19, infatti, ha avuto dei pessimi esiti anche in questo senso. L’inizio della guerra con l’Ucraina, con le conseguenti sanzioni economiche impartire dai paesi occidentali alla Russia, ha portato il maggiore esportatore di gas per l’Europa a ridurre le sue forniture.
L’aumento dei prezzi di gas sta influenzando anche il mercato elettrico. I costi dell’energia elettrica sono aumentati di pari passo con l’aumento dei prezzi del metano in una situazione messa ancora più in crisi dall’interruzione della produzione di elettricità nelle centrali nucleari francesi. Anche in questo caso, l’emergenza climatica ha un peso notevole. Le ondate di calore, infatti, hanno messo in difficoltà quella che un tempo era la leader di produzione di elettricità da nucleare.
Se la situazione è già critica – con un rialzo dei prezzi di gas nelle scorse ore di oltre il 10% equivalente a 243 euro per megawattora (rispetto ai 220,11 euro dello scorso 15 agosto) – Gazprom ha tenuto a informarci che potrà solamente peggiorare: il rischio è che vada oltre quota 300.