Dipendente dell’aereoporto incastrato da un AirTag: rubava come un forsennato qualunque cosa avesse valore

Un dispositivo elettronico molto conveniente ha scongiurato una situazione incresciosa e alquanto difficile da sostenere. Se non fosse stato per il suo intervento crediamo che sarebbe stato davvero impossibile riuscire a risalire all’autore del furto, anche perché non avevano modo di trovarlo e di arrestarlo per il reato che stava commettendo. Ma ci ha pensato direttamente un prodotto rinomato di Apple, ossia gli Air Tag: ecco la storia.

Dipendente dell'aereoporto incastrato da un AirTag: rubava come un forsennato qualunque cosa avesse valore
Gli Air Tag sono stati capaci di compiere una impresa notevole – MeteoWeek.com

Delineiamo il contesto: ci troviamo in Florida, negli USA quindi, luogo in cui un dipendente di una compagnia aerea ha rubato migliaia di dollari e numerosi gioielli preziosi dalle valigie di stiva dei passeggeri. La segnalazione di tutte queste “rapine” è arrivata da un viaggiatore a cui è stato sottratto l’intero bagaglio con circa 1.600 dollari al suo interno, mai arrivato a destinazione.

Ma il ladro non è stato così premuroso da assicurarsi che al suo interno non ci fossero eventuali dispositivi di collocazione, ecco perché un semplice AirTag che è stato attivato l’ultima volta a Mary Esther, in Florida, come mostrato dall’app “Trova il mio AirTag”, lo ha colto con le mani nel sacco. Questa situazione potrebbe sembra essere banale, ma è la dimostrazione esemplare di come la tecnologia possa aiutarci.

Il dispositivo Apple che ha aiutato le forze dell’ordine

Dipendente dell'aereoporto incastrato da un AirTag: rubava come un forsennato qualunque cosa avesse valore
Non dobbiamo diffidare dai dispositivi elettronici per queste ragioni – MeteoWeek.com

Nella vicenda, un secondo passeggero che viaggiava nello stesso aeroporto ha riferito alle forze dell’ordine che il suo bagaglio è arrivato a destinazione senza i suoi gioielli all’interno, per un valore di 15.000 dollari. Gli investigatori hanno, dunque, rintracciato i dipendenti che hanno lavorato negli orari e luoghi mostrati dall’AirTag del passeggero sfortunato. Gli indizi hanno portato a Giovanni De Luca, lavoratore di una compagnia aerea all’aeroporto di Destin-Fort Walton Beach. Il ladro ha in seguito confessato ed è stato arrestato.

Ovviamente era difficile negare l’evidenza, soprattutto quando era piuttosto chiara la situazione: l’uomo aveva commesso un reato bello e buono, di conseguenza doveva pagare per i crimini commessi. L’Air Tag, in vista di questa situazione, si è rivelato essere piuttosto importante dal momento che è stata inserita come prova schiaccianti per incastrare il ladro. Senza di esso, con molta probabilità, non sarebbero riusciti a rintracciarlo e poi ad arrestarlo.

Eric Aden, lo sceriffo che aveva preso in carica il caso, ha voluto commentare quanto successo: “Questo arresto è un esempio di eccellente lavoro di squadra da parte della nostra unità di sicurezza aeroportuale, dei nostri investigatori e dell’aeroporto per trovare la persona responsabile di questi furti e assicurarsi che sia ritenuto responsabile“. Speriamo che anche in futuro la tecnologia possa rivelarsi essere sempre più utile in questi scenari.

Dopotutto, per via dell’evoluzione di alcuni sistemi – come anche di dispositivi elettronici avanzati – le case produttrici hanno saputo sfruttare al massimo le potenzialità di ogni prodotto, riuscendo a migliorarlo in maniera esponenziale. Ciò, come è facilmente immaginabile, significa che più avanti avremo modo di assistere a delle ottime migliorie che ci lasceranno senza fiato.

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